Collegio Rabbinico Italiano,
al via un nuovo anno di lezioni
Al via il nuovo anno accademico del Collegio Rabbinico Italiano. Ad inaugurare i corsi una lezione di Talmud del direttore, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni. Modalità di fruizione in remoto, con decine di studenti collegati a distanza. Partita da un argomento apparentemente lontano, la lezione (incentrata sul trattato Meghillà del Talmud) è arrivata a toccare temi di grande attualità. “Il Talmud ci offre un viaggio in realtà logiche ed esistenziali completamente separate; una separazione che è però fittizia”, aveva d’altronde esordito il rav.
Prima della lezione due brevi saluti: a prendere la parola sono stati la presidente UCEI Noemi Di Segni e il coordinatore del Collegio rav Benedetto Carucci Viterbi. Al centro la sfida del ripensamento dell’attività didattica in tempo di pandemia. Un tempo di crisi ma, è stato ricordato, anche di opportunità.
“In questi mesi – ha sottolineato Di Segni – abbiamo notato un aumento della partecipazione, un crescente interesse verso gli studi ebraici. Un interesse tangibile, distribuito non solo tra gli adulti. Si tratta di una sfida che siamo chiamati a raccogliere ed elaborare”.
Condivide rav Carucci, esprimendo l’auspicio che le lezioni possano essere seguite da un numero sempre più significativo di iscritti delle Comunità: “Sappiamo tutti che la condizione ideale della didattica è in presenza. Ma è anche vero che dalle situazioni di emergenza come questa possiamo imparare qualcosa. C’è una domanda e dobbiamo venirle incontro”.
(18 ottobre 2020)