Aldo Zargani (1933-2020)

Ci ha lasciati a 87 anni lo scrittore Aldo Zargani. Raffinato intellettuale, è stato un grande virtuoso della parola. Un’abilità narrativa segnata da uno stile inconfondibile in grado di toccare molti temi al cuore dell’identità ebraica contemporanea: la definizione stessa dell’identità, ma anche il rapporto con la Memoria, Israele, l’altro nelle sue molteplici declinazioni. Lo sanno bene i lettori di Pagine Ebraiche, cui Zargani ha donato alcuni suoi memorabili interventi.
Zargani era nato a Torino nel 1933. Nel ’95, dopo 40 anni di lavoro come funzionario in Rai, il debutto come scrittore con “Per violino solo, La mia infanzia nell’Aldiqua. 1938-1945”. In questo suo primo libro di memorie, pubblicato dal Mulino e poi tradotto in varie lingue, Zargani ripercorre le vicissitudini della sua famiglia negli anni dell’esclusione e della persecuzione: la perdita del lavoro del padre violinista, l’esclusione dalle scuole, l’espatrio fallito, la fuga attraverso il Piemonte, l’arresto dei genitori, il collegio, la deportazione dei parenti. Una testimonianza struggente intrisa però anche di riferimenti ironici, di meravigliosi affreschi di quell’Italia in camicia nera che aveva abdicato all’uso del cervello per consegnarsi a una spietata dittatura. L’humor d’altronde è un’arma di cui spesso Zargani si è servito per far riflettere il lettore.
Con il Mulino pubblica anche “Certe promesse d’amore” (1997). Cronologicamente e non solo una continuazione ideale della prima opera, con l’attenzione che stavolta è rivolta agli anni del dopoguerra e alle nuove possibilità che si affacciano per la generazione che è sopravvissuta alla Shoah. Tra le altre l’entusiasmante prospettiva dello Stato ebraico che sta nascendo.
Più recente è “In bilico (noi gli ebrei e anche gli altri)”, uscito nel 2017 con Marsilio. Fra tragedia e commedia, tra riso e pianto, l’ultima straordinaria prova di un grande scrittore.
Ad esprimere il cordoglio ai suoi cari, a nome di tutto il Consiglio UCEI, la Presidente dell’Unione Noemi Di Segni. 
Sia il ricordo di Aldo Zargani di benedizione.

(20 ottobre 2020)