Lombardia verso il coprifuoco

A partire da giovedì 22 ottobre in Lombardia sarà applicato un coprifuoco dalle 23.00 alle 5.00 del mattino. Saranno dunque vietati in questa fascia oraria tutti gli spostamenti, ad esclusione di casi legati a motivi di salute, lavoro e comprovata necessità. La scelta della Lombardia – approvata dal governo – è arrivata alla luce delle previsioni per cui, con l’attuale trend, entro fine mese le persone in rianimazione arriverebbero a quota 600 contro le attuali 113. “Ora non c’è un minuto da perdere e serve cambiare marcia. Mi chiedo se possa bastare chiudere la città per un quarto di giornata, quella tra l’altro meno trafficata”, dice al Corriere della Sera Antonio Pesenti, coordinatore dell’unità di crisi lombarda per le rianimazioni. “In Germania, Angela Merkel è andata in tv e ha chiesto a tutti di stare a casa. Solo che qui se lo dico solo io non mi crede nessuno”. La Lombardia sta anche valutando la chiusura di tutta la media e grande distribuzione nel weekend (sabato e domenica), a esclusione degli esercizi alimentari e di prima necessità.

Israele e la lotta al virus. Mentre il ministro della Difesa Benny Gantz ha annunciato che il vaccino israeliano contro il coronavirus inizierà la fase di test sull’uomo a fine mese, il paese registra una positiva diminuzione dei contagi, dopo settimane di lockdown. Le misure di isolamento a livello nazionale sono state allentate a partire da domenica e, riporta il Foglio, l’uscita dal lockdown avverrà in otto fasi. Ieri, nel secondo giorno di allentamento delle misure, il ministero della Sanità ha registrato 892 nuovi positivi su 27mila tamponi, con una percentuale di contagio del 3,5%: due settimane fa era arrivata all’11,3%. Ne scrive il quotidiano Avvenire, aprendo con la notizia delle gravi condizioni di Saeb Erekat, capo negoziatore dell’Autorità nazionale palestinese. Erekat è ricoverato nell’unità di terapia intensiva dell’Haddassah di Gerusalemme ed è attaccato al ventilatore.

La diplomazia e il posto d’Israele. Il governo degli Emirati Arabi Uniti ha ratificato l’accordo di normalizzazione dei rapporti con Israele alla vigilia della prima visita ufficiale di una delegazione emiratina nello Stato ebraico, riporta in una breve il Sole 24 Ore. In queste ore il Presidente Usa Donald Trump potrebbe inoltre annunciare la decisione del Sudan di seguire l’esempio di Abu Dhabi e normalizzare i rapporti con Israele: sui social Trump ha già annunciato che revocherà il Sudan dalla lista dei Paesi sponsor del terrorismo dopo che Khartum ha acconsentito a “pagare 335 milioni di dollari alle vittime americane del terrorismo e ai loro familiari” (Avvenire). Trump, segnala il Corriere, sta anche segretamente trattando con il regime di Assad per la liberazione di due americani imprigionati in Siria.

La guerra in Francia all’islamismo. Ieri all’alba è scattata in Francia un’ampia operazione anti-terrorismo: decine di “visite domiciliari” a casa di persone sospette di contatti con l’islamismo radicale, e nelle sedi di associazioni musulmane sedicenti culturali, ma ritenute sostenitrici di un islam politico e violento. “È solo l’inizio”, ha fatto sapere il ministro dell’Interno Gérald Darmanin. “L’obiettivo è braccare il movimento, destabilizzarlo con molta, molta determinazione”, il virgolettato riportato dal Messaggero. La mobilitazione è stata innescata dal terribile assassinio di Samuel Paty, professore di Storia di Scuola media, decapitato venerdì per aver svolto un corso sulla libertà di opinione in cui ha mostrato le famose vignette di Charlie Hebdo su Maometto. “Domani alle sette di sera, due ora prima del coprifuoco sanitario, Emmanuel Macron renderà all’insegnante un omaggio nazionale nella piazza davanti alla Sorbona”, riporta il Messaggero. Della lotta al radicalismo islamico in Francia parla il Foglio in due approfondimenti: uno dedicato alle azioni portate avanti da Macron contro strutture e ambienti radicalizzati, e uno con un’intervista alla filosofa francese Renèe Fregosi.

Demenza digitale. Un ex candidato del movimento neofascista Forza Nuova in un comune del Lazio (Fondi) è stato denunciato dalla polizia con l’accusa di propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica e religiosa. Il suo profilo social era un inno al nazismo, fascismo e una fogna di attacchi antisemiti. “Alla luce anche delle numerose segnalazioni giunte alla Postale tramite il commissariato di polizia online, – scrive Repubblica Roma – il 32enne è stato però ora perquisito, gli sono stati sequestrati il computer, un telefonino, dei libri e un busto del duce, ed è stato denunciato”.

Matrimoni a New York. Il New York Times riportava ieri di un intervento delle autorità sanitarie dello Stato di New York per bloccare un matrimonio che si sarebbe dovuto tenere all’interno della Comunità haredi di Satmar. Le persone invitate erano 10mila. “II commissario statale per la sanità è intervenuto personalmente venerdì per far consegnare dagli agenti l’ordine alla sinagoga chassidica, avvertendo che avrebbe dovuto seguire il protocollo inclusa la norma che vieta riunioni con oltre 50 persone”, scrive oggi in una breve il Fatto Quotidiano.

Addii. Il Corriere Milano ricorda il partigiano Edoardo Sacchi, morto a 98 anni, e Novello Manzini, ex internato militare nei lager nazisti, scomparso a 97 anni.

Daniel Reichel