“Biden o Trump, qualsiasi sia il risultato l’America rimanga unita”
Per descrivere il clima negli Stati Uniti nel grande giorno delle elezioni presidenziali, il vignettista israeliano Amos Biderman ha scelto un modo forse un po’ estremo: ha rappresentato lo scontro tra i sostenitori del repubblicano Donald Trump e del democratico Joe Biden come fosse una riedizione della guerra civile del 1861. Fortunatamente non siamo a quel punto, ma i media raccontano di un’America mai così divisa e di un voto ad alta tensione. Per questo ci sono molti appelli, anche per parte ebraica, all’unità, qualsiasi sia l’esito del voto. “Tutti noi dobbiamo far sentire la nostra voce nel 2020. E dobbiamo rimanere uniti una volta che arriveranno i risultati, dobbiamo unirci dietro lo spirito che può fare di questo Paese un faro di compassione per il mondo”, l’appello del presidente dell’organizzazione ebraica Anti-Defamation League Jonathan Greenblatt. In una lettera aperta, Greenblatt sottolinea come il voto sia “un semplice e sacro atto al centro della nostra democrazia”, la mantiene “vitale, rappresentativa ed equa. Il voto è fare in modo che a tutti sia data la possibilità di esprimersi; che ci assicuriamo una società giusta e inclusiva per tutti”. In questo quadro, il direttore dell’ADL – organizzazione impegnata nella lotta all’antisemitismo – descrive le iniziative intraprese dall’ente per tutelare la libertà dei cittadini di esprimere il proprio voto. “Tra cui due lotte a fianco di partner come il Brennan Center e il NAACP che sono andati fino alla Corte Suprema del Texas, spingendo Facebook e altre piattaforme di social media a fare più che mai per proteggerci dalla pericolosa disinformazione, e ampliando la nostra piattaforma di segnalazione degli incidenti”. Il Centro sull’estremismo dell’ADL, racconta ancora Greenblatt, ha seguito e fatto emergere le attività di estremisti di diversi orientamenti negli Stati Uniti e ha fornito ai leader di governo e alle forze dell’ordine un quadro dettagliato delle minacce, in particolare online. L’organizzazione ha poi attivato una linea specifica per dare la possibilità di segnalare eventuali attacchi antisemiti o razzisti: “se sperimentate o assistete personalmente a un incidente di odio, pregiudizio, antisemitismo o estremismo in relazione alle elezioni del 2020, vi preghiamo di condividerlo con ADL attraverso il nostro strumento di risposta agli incidenti, o inviando un messaggio di “aiuto all’odio” a 51555, in modo da sapere quando e dove si verificano gli incidenti”, l’appello di Greenblatt. Un segnale anche questo della preoccupazione che corre nel paese per eventuali scontri. L’auspicio del direttore di Greenblatt, e di tutti, e quelle linee rimangano silenziose e che elezioni e dopo-voto non si avvicinino alla vignetta di Biderman.