“Musei chiusi, una scelta inevitabile
Pronti a una ricca offerta in rete”
“È una chiusura che non viene fatta a cuor leggero. Ma siamo perfettamente consapevoli che le esigenze di garantire la salute di tutti sono prioritarie. Ottemperiamo quindi in assoluta coscienza di ciò”.
Anche al Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah di Ferrara, come in tutti i musei italiani, porte chiuse fino al prossimo 3 dicembre. Non sarà però un periodo di vuoto. Il calendario di impegni, spiega il suo presidente Dario Disegni, si annuncia intenso e significativo. In attesa dell’inaugurazione della prossima mostra, “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori”, che andrà a costituire la terza parte del grande allestimento permanente, il Meis proporrà infatti una serie di appuntamenti virtuali che ci avvicineranno all’appuntamento (l’inaugurazione, prevista per lo scorso mese di aprile, è stata rinviata a marzo 2021). Nell’occasione, anticipa Disegni, le quattro curatrici Andreina Contessa, Simonetta Della Seta, Carlotta Ferrara degli Uberti e Sharon Reichel racconteranno i segreti della mostra scegliendo alcuni degli oggetti protagonisti. Gli incontri, che si svolgeranno via Zoom, prevedono anche la possibilità di fare domande per chiedere ulteriori informazioni e curiosità.
Il primo evento avrà luogo martedì 10 novembre alle 19, con l’introduzione del direttore Amedeo Spagnoletto e l’intervento di Simonetta Della Seta e avrà come titolo “Una famiglia sefardita a cavallo tra ghetti ed Emancipazione”. L’evento sarà dedicato ai Pardo, illustre famiglia ebraica presente in “Oltre il ghetto. Dentro&Fuori” con opere tramandate di generazione in generazione.
Per commemorare l’eccidio del Castello (avvenuto il 15 novembre del 1943), che ha visto tra le vittime anche alcuni ebrei ferraresi prelevati dal carcere di via Piangipane, oggi sede del Meis, sarà poi organizzata una diretta Zoom dedicata agli studenti delle scuole. “I ragazzi – racconta Disegni – potranno confrontarsi con storici e testimoni ed essere veri e propri interlocutori, facendo domande ed esprimendo le proprie riflessioni”.
Verranno inoltre prodotti contenuti video – realizzati con CoopCulture e destinati ai professori – che presentano i laboratori didattici del museo. “Un assaggio – prosegue Disegni – della ricca offerta formativa già presentata lo scorso cinque ottobre a quasi 50 insegnanti che hanno partecipato all’open day da noi organizzato. Ci sarà la possibilità di richiedere laboratori didattici per le classi su Zoom”.
La prossima settimana verranno anche attivati un corso di ebraico moderno e uno di ebraico biblico. Una proposta, racconta Disegni, “che ha riscosso un incredibile successo a Ferrara e in tutta Italia e che vanta il patrocinio della locale Università degli Studi e il sostegno dell’Istituto di Storia Contemporanea”. Ad arricchire i corsi due giornate seminariali dedicate ad approfondimenti sulle origini dell’ebraico, la storia della lingua e la letteratura contemporanea.
Il museo, spiega il suo presidente, sta anche lavorando su diversi format dedicati alla sua collezione, alla storia e alla letteratura ebraica italiana. Tra fine novembre e inizio dicembre sarà poi previsto un incontro online di presentazione del nuovo sito web. Mentre sono in work in progress le attività per la festa di Chanukkah e per il Giorno della Memoria di cui a breve verrà condivisa la programmazione.
“L’emergenza sanitaria – spiega Disegni – ha indotto il Meis a sviluppare tutt’altro tipo di attività e programmazione. Come amo spesso dire, più che un museo siamo un centro di cultura. Dobbiamo quindi lavorare sul piano della didattica, degli studi, della ricerca. Funzioni già impostate in modo significativo e che saranno ulteriormente implementate con una presenza online ancora più incisiva”.
Trasformazioni e accorgimenti che si accompagneranno a tutte le attività in presenza, quando il Covid tornerà a consentirlo. “Le ultime settimane, da questo punto di vista, non sono state semplici. Il nostro è un museo nazionale e ha un grande appeal anche internazionale. In un momento come questo, di chiusure e limitazioni agli spostamenti, l’impatto è stato considerevole. Tanto che avevamo già disposto l’apertura per i soli weekend”.
(5 novembre 2020)