“Giornali autorevoli, confronto civile:
l’eredità di un grande leader”
La figura di Renzo Gattegna, la sua intuizione di dar vita a giornali ebraici autorevoli e in grado di lasciare un segno nella società senza sudditanza e complessi, sono state al centro di un approfondimento andato in onda nelle scorse ore.
L’ambizione di Gattegna, ha ricordato il direttore della redazione giornalistica dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Guido Vitale, non è stata quella di realizzare bollettini parrocchiali, ma di rivolgersi alla società italiana “con un messaggio capace di offrire a tutta l’opinione pubblica una angolatura e una prospettiva ebraica”.
In quel solco ideale, con le sue idee lungimiranti e un impegno di lavoro determinato, sono nate e sono state sviluppate “testate giornalistiche stampate, come il giornale dell’ebraismo italiano Pagine Ebraiche, il giornale di cronache comunitarie Italia Ebraica, il giornale ebraico dei bambini DafDaf” e “testate online, siti, notiziari quotidiani”.
“Renzo Gattegna – ha ricordato il giornalista ai microfoni di Radio Vaticana – ha compiutamente rappresentato una generazione che ha saputo raccogliere le testimonianze e la tradizione dei padri, ha saputo trasmetterla e ha saputo rappresentare uno sguardo limpido e trasparente sul mondo. Ha saputo rivolgersi non solo al mondo interno di una minoranza, ma all’intera opinione pubblica italiana. Ha preservato ed esercitato la capacità che ha consentito agli ebrei italiani di attraversare oltre due millenni di storia”.
“Il suo segno – ha concluso – resta la capacità di restare uniti nel rispetto di identità diverse, di accettare e sopportare la diversità degli altri senza mai rinunciare alla propria identità, di praticare il confronto sincero e di far sì che questo rimanga sempre in termini civili e costruttivi”.
(Nel disegno di Giorgio Albertini l’ex Presidente UCEI Renzo Gattegna insieme al direttore della redazione giornalistica Guido Vitale)
(12 novembre 2020)