A confronto con Gantz

L’ultima clamorosa operazione del Mossad, l’eliminazione di Abu Muhammad al-Masri a Teheran, condotta su richiesta americana – e non smentita da Israele. Le ragioni per le quali l’Iran ospita in lussuosi quartieri della capitale i suoi irreducibili nemici di Al Quaeda (nonostante ufficialmente lo smentisca). La normalizzazione dei rapporti tra Israele, Uae, Bahrein e Sudan e la possibilità di estenderli, in particolare all’Arabia Saudita. Le prospettive che si aprono, politiche, economiche e commerciali per Israele nel nuovo assetto mediorientale. Il futuro dei territori palestinesi e del progetto di pace promosso da Trump e le reazioni israeliane se Biden sceglierà di riprendere gli accordi nucleari con l’Iran promossi da Obama.
Sono questi i temi che saranno affrontati da Benjamin Gantz, attualmente Ministro della Difesa e vice Primo Ministro del governo israeliano (con la prospettiva di alternarsi a Netanhyahu nella seconda metà del 2021) e fondatore del partito Kahol Lavan, nella prima intervista online al di fuori dei confini di Israele da quando è al governo, che sarà diffusa in live streaming su Zoom mercoledì 18 novembre alle ore 18.
L’evento è stato organizzato da Adrian Weiss, presidente dell’Associazione Svizzera-Israele in Ticino, che svolge una straordinaria attività di comunicazione e sensibilizzazione non partigiana alle tematiche israeliane -la quasi totalità dei 900 iscritti alla sua associazione non sono ebrei – e organizza eventi di alto profilo politico e culturale.
Anche questa volta il parterre è importante. Intervisteranno Gantz Maurizio Molinari, direttore di Repubblica, Christian Dorer, editor in chief del gruppo editoriale Blick, e Andrea Colandrea, responsabile dei servizi sociali del Corriere del Ticino, moderati da Carmel Luzzatti, uno dei principali giornalisti israeliani, grande esperto di politica del Medio Oriente, che collabora con la Rai ed è stato per sei anni Shaliach del Keren Hayesod in Italia. Saranno in collegamento anche l’ambasciatore israeliano a Roma Dror Eydar e Omer Yankelevich, Ministro della Diaspora, la prima donna haredi ad essere entrata nel governo di Israele. Una figura di estremo interesse, in quanto, nonostante l’ortodossia religiosa, è una convinta sostenitrice delle donne in carriera e in politica, e molto impegnata nei diritti civili e delle minoranze.
“Siamo fieri di essere riusciti a organizzare questo incontro” dice Adrian Weiss. “In un momento così delicato e interessante per gli sviluppi in Medio Oriente, poter ascoltare Gantz è un grande privilegio”.
Gli osservatori internazionali ritengono che la politica di Biden non divergerà sostanzialmente da quella di Trump e sottolineano l’amicizia del nuovo presidente eletto nei confronti di Israele. Ma certamente qualcosa cambierà, e molto dipenderà anche dall’atteggiamento di Israele nei confronti della nuova amministrazione americana – con Obama il feeling era mancato. Gantz è certamente uno dei personaggi più qualificati per parlarne.
La conferenza sarà in inglese con traduzione simultanea in italiano e in tedesco.
Questo il link per iscriversi. A chi è interessato si consiglia di farlo al più presto, la piattaforma ospita solo fino a 500 partecipanti.

Viviana Kasam

(16 novembre 2020)