L’appello di Mattarella
“Il pluralismo e l’articolazione delle istituzioni repubblicane sono e devono essere moltiplicatori di energie positive, ma questo viene meno se nell’emergenza ci si divide”. È l’amara riflessione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, intervenuto all’assemblea nazionale dell’Anci, l’associazione nazionale dei Comuni, con un nuovo richiamo all’unità e alla responsabilità. Parole che arrivano in un momento in cui il Capo dello Stato, osserva Repubblica, “coglie i pericoli di questa fragilità” e al tempo stesso “percepisce una stanchezza nel Paese”.
Bombardare i siti nucleari dell’Iran, ridurre al minimo le truppe in Afghanistan e Iraq, lanciare una nuova offensiva commerciale contro la Cina. Sono le iniziative di politica estera con cui, scrive La Stampa citando il New York Times, Donald Trump avrebbe scelto di concludere il suo mandato. La prima ipotesi sarebbe rientrata perché, si legge, “il vice Pence, il segretario di Stato Pompeo, quello alla Difesa ad interim Miller e il capo degli Stati Maggiori Milley lo hanno convinto a rinunciare”. L’indiscrezione ha fatto scattare l’allarme nel quartier generale del suo successore. “Biden – sottolinea il Corriere – vuole rientrare nel protocollo per il nucleare iraniano firmato da Obama nel 2015. Ma Trump ha dato un ordine, moltiplicare le sanzioni su Teheran, che sarà difficile smontare”.
La Stampa racconta la Mala, il più grande centro di addestramento alla guerriglia urbana dell’esercito israeliano. “L’area più densamente costruita – si legge – si affaccia su una grande rotonda. È la piazza dove, nell’ottavo episodio di Fauda, Doron, Avichai, Sagi e Eli tengono d’occhio il padre di Bashar all’uscita dal negozio di telefoni cellulari. L’insegna è ancora lì, appesa sulla porta”.
Libero intervista Sebastian Kurz. “Dopo l’attacco alla nostra capitale – afferma il cancelliere austriaco – dobbiamo proteggere la popolazione in modo ancora più forte contro i radicali islamici e le loro minacce. Sono bombe a orologeria per l’intera società”. Kurz si sofferma anche sulla decisione di introdurre il reato di Islam politico. Una svolta giuridica avvenuta dopo i recenti attentati. “Ancora una volta – dice – è là il terreno di coltura del terrorismo islamista”.
L’Osservatore Romano ricorda Renzo Gattegna con una sua testimonianza di bambino ebreo nella Capitale d’Italia appena liberata dal nazifascismo. “In quella mattina assolata di quasi estate – scriveva tornando col pensiero al 4 giugno 1944 – Piazza di Spagna non era più il deserto che era stata in quegli anni di guerra, ma era tornata il cuore vivo di Roma come se in tanti avessero pensato di riprendersi da lì la città che finalmente tornava libera”.
Una targa in ricordo del coraggio di Gino Bartali e degli uomini di sport perseguitati dal fascismo perché ebrei sarà prossimamente svelata nel palazzo del Coni. La cerimonia, ha annunciato il presidente Giovanni Malagò, si svolgerà nel prossimo Consiglio nazionale (Gazzetta dello Sport).
Repubblica Roma segnala la reazione della presidente della Comunità ebraica Ruth Dureghello al video del tifoso che si è fatto tatuare Anna Frank con la maglia della Roma: “È istigazione all’odio razziale. Spero che la polizia identifichi gli autori, perché questi gesti non meritano tolleranza”.
L’associazione ebraica torinese Anavim presenterà questa sera, nel corso di un incontro su Zoom, il sito e la app di My Jewish Italy. “Musei, sinagoghe, cimiteri, quartieri, memoriali. L’obiettivo – scrive La Stampa – è rendere sempre più visibile un patrimonio artistico, culturale e religioso spesso ancora poco conosciuto”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(18 novembre 2020)