Matematici o biblisti
“Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza, per non divenire anche tu simile a lui” (Prov 26,4).
“Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perché egli non si creda saggio” (Prov 26,5).
“Il più certo modo di celare agli altri i confini del proprio sapere, è di non trapassarli” (Giacomo Leopardi, Pensieri LVXXXVI).
Il quotidiano “Domani”, che avrebbe dovuto rinnovare il panorama della stampa italiana, ha pubblicato il 19 novembre 2020 un articolo di Piergiorgio Odifreddi in cui è possibile leggere affermazioni di questo tipo: “Chiunque intraprenda la decostruzione dei testi sacri di una qualunque religione compie un’opera benemerita: sempre, ma soprattutto quando quei testi costituiscono le pezze d’appoggio per il mantenimento di un enorme potere politico ed economico, come nei casi dello stato d’Israele per l’Antico Testamento o della Città del Vaticano per il Nuovo”.
Tale decostruzione è un servizio reso all’onore dello spirito umano, perché rivendica “le ragioni della ragione (sic) nell’impari e millenaria lotta contro le non-ragioni delle superstizioni di ogni genere, di cui quelle di stampo religioso costituiscono la specie più diffusa”.
Stranamente però l’illustre matematico si limita a “decostruire” solo ebraismo e cristianesimo, tralasciando, non è ben chiaro per quale motivo, l’altro monoteismo e in generale le altre religioni.
In questa impresa volta a far trionfare la luce sulle tenebre egli pensa di emulare Spinoza e Newton.
Insieme a Pina Totaro abbiamo inviato al Direttore del giornale la seguente lettera:
«Con molta modestia Piergiorgio Odifreddi ritiene di essere seduto sulle spalle dei giganti. Di chi si tratta? Niente di meno che di Barukh Spinoza e di Isaac Newton. Poiché sembra che il motto di Odifreddi sia “A ciascuno il suo”, sarebbe il caso che di filosofia scrivesse in modo più adeguato invece di riproporre triti luoghi comuni.
Per venire a tempi a noi più vicini, Odifreddi ritiene che “nell’Ottocento la teologia protestante ha completamente sbriciolato pure i Vangeli, lasciando in piedi poco o niente della vicenda che essi raccontano”.
Insegnare matematica autorizza a scrivere e pubblicare qualsiasi tipo di sciocchezza?”.
Marco Cassuto Morselli