Avvocati e magistrati espulsi,
Roma ricorda la ferita del ’38

Le leggi razziste promulgate dal fascismo nel 1938 colpirono anche il mondo giudiziario, portando all’allontanamento di avvocati, magistrati, personale dipendente.
Anche Roma, come già accaduto in altre città, avrà da domani una targa in loro ricordo: sarà svelata a mezzogiorno, presso la Corte d’Appello. Una solenne cerimonia che vedrà l’intervento tra gli altri della presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati e che è l’esito di una collaborazione con Ordine degli Avvocati di Roma, Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Comunità ebraica di Roma e Associazione italiana Avvocati e Giuristi Ebrei. Lo svelamento della targa sarà solo il primo atto. Nel pomeriggio, nel corso di una riunione del Consiglio dell’Ordine, sarà infatti annullata la delibera di radiazione. Tutti gli espulsi saranno quindi simbolicamente riammessi.
Sessantaquattro gli avvocati romani che furono cacciati per effetto dei provvedimenti antisemiti. Nella lista, in ordine alfabetico, si va da Eugenio Artom fino a Giorgio Zevi. Mentre tra i dipendenti appare il nome di Elia Di Segni, cancelliere capo del tribunale e nonno dell’attuale rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni.
A testimoniare l’importanza di questa giornata saranno, oltre alla presidente Casellati, il presidente della Corte d’Appello di Roma Giuseppe Meliadò e il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Roma Antonino Galletti. A rappresentare il mondo ebraico la presidente UCEI Noemi Di Segni, la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello, il rav Di Segni, Roberto Coen e Davide Jona Falco per conto dell’Associazione italiana Avvocati e Giuristi Ebrei. Sono inoltre attese altre personalità del mondo istituzionale e giuridico.
La cerimonia di svelamento della targa sarà trasmessa in diretta sul canale social UCEI.
Sarà anche possibile seguire la successiva riunione degli avvocati, che avrà inizio alle 14.30, sul canale YouTube dell’Ordine.

(25 novembre 2020)