“Amos Luzzatto ci ha insegnato
che l’identità è in movimento”

“Un uomo che ha segnato l’ebraismo nello scorso e nel presente secolo”. Sono le parole con cui Paolo Gnignati, presidente degli ebrei veneziani, ha dato avvio alla 43esima Giornata di studio organizzata dalla Comunità ebraica. Un appuntamento interamente dedicato alla memoria di Amos Luzzatto, il grande intellettuale e leader ebraico da poco scomparso.
“Identità e appartenenza. Come pensare e vivere la propria ebraicità oggi” il tema di una Giornata che ha messo al centro la vita e gli insegnamenti di Luzzatto, Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane dal 1998 al 2006 e in seguito anche della stessa Comunità lagunare, oltre che direttore della Rassegna Mensile di Israel e autore di numerosi libri e saggi.
“Al di là del grande intellettuale e del presidente, onoriamo una famiglia che con la nostra Comunità ha avuto e continua ad avere un intimo e profondo rapporto”, ha poi affermato Gnignati. Tra i ricordi personali dell’azione di Luzzatto un intervento pubblico al teatro Goldoni in cui parlava proprio di identità, esprimendo il concetto che vada sempre pensata come in movimento, in costante rapporto con il resto della società.
Ad esprimersi sul tema anche il rabbino capo Daniel Touitou, che ha ricordato come fondamento dell’identità ebraica “sia la frase più famosa della Bibbia”, quella cioè dello Shemà Israel. Secondo rav Touitou l’ebraismo italiano “riuscirà a risollevarsi dalla crisi” per tornare ad essere un centro di “ebraismo vivo”. 
A portare una riflessione introduttiva anche la presidente UCEI Noemi Di Segni, che ha evidenziato come quello dell’identità sia un tema “con molte sfaccettature” e “in evoluzione”. Due gli elementi che restano però immutabili: il rapporto con il divino e la trasmissione della lingua ebraica. “Tramandarla – ha osservato – è un nostro dovere, un impegno istituzionale”. 
La parola è passati poi ai relatori, introdotti da Enrico Levis. Ad intervenire sono stati il rav Roberto Della Rocca, con una lezione sul tema “La complessità dell’identità e i percorsi dell’appartenenza”, Cyril Aslanov (“La competenza linguistica nella trasmissione dell’identità”), Sergio Della Pergola (“La maionese impazzita: la società israeliana di fronte alla pandemia”) e Wlodek Goldkorn (“Perché la parola identità si declina al futuro”).

Clicca qui per rivedere la Giornata di studio, organizzata con il patrocinio UCEI e trasmessa sul canale social dell’Unione

(30 novembre 2020)