L’ossessione del complotto
Il Governo americano e Hollywood (notoriamente in mano agli ebrei) sono infestati da pedofili e adoratori del demonio, e Trump è stato boicottato da ebrei e comunisti perché cercava di consegnarli alla giustizia. Poteri occulti, un vero e proprio stato nello stato (Deep State) sta manovrando per raggiungere i propri malvagi obiettivi, servendosi di pratiche magiche e demoniache. Nell’agenda dei sostenitori di queste e altre folli teorie rientra anche la gestione dell’attuale pandemia, quindi il lockdown è lo strumento dei poteri occulti per sottomettere le masse ai loro depravati voleri. Naturalmente, il coronavirus non esiste, è un’invenzione del Deep State – e delle case farmaceutiche. I morti non ci sono: mostrateceli!
Ossessionati essi stessi e affascinati dalla teoria generale del complotto, gli ormai milioni di adepti e simpatizzanti di QAnon hanno attraversato le frontiere. E, strano a dirsi, hanno trovato nei Protocolli dei Savi Anziani di Sion un sostegno fondamentale alle teorie antisemite del complotto. Così, ogni nome di ebreo portato alla ribalta della cronaca è per loro una valida dimostrazione della tesi. Soros è il più noto, ma ve ne sono molti altri disponibili.
Ora, il problema è americano, ma non solo. E non è solo un problema dello stato. Molte delle tesi di QAnon, a partire da quella del complotto ebraico, si innestano drammaticamente con politiche di estrema destra, con il mito dell’uomo armato che ogni giorno viene immortalato per le strade d’America.
Se pensiamo che sia un problema solo loro, sbagliamo. Ogniqualvolta appoggiamo teorie del complotto di qualsiasi sorta, oltre a doverci porre il problema di un’analisi seria di ogni singolo fenomeno senza affastellarlo a mille altri solo per dimostrare qualche folle tesi, dobbiamo cercare di porci l’interrogativo: ‘cui prodest?’ E la risposta, purtroppo per noi, è sempre la stessa: alla storia dell’antisemitismo.
Dario Calimani
(8 dicembre 2020)