Nessiah, nuova edizione al via
“La musica è ordine nel caos”

Inedita versione digitale per Nessiah, il festival ebraico più antico d’Italia. Organizzato dalla Comunità di Pisa, Nessiah propone per quest’anno, il suo 24esimo di vita, una ricognizione sul tema “La torre di Babele – L’universo nelle lingue dell’esilio”. Sette appuntamenti, tutti trasmessi in streaming sull’apposito canale Youtube. 
Il via questa sera, alle 20.30, con un concerto (dalla sinagoga pisana) dell’Enrico Fink trio. Nei giorni successivi saranno protagonisti Mestizio Quartett, il Quartetto L’Haim di Angel Harkatz, Anton Dressler, Trio Adar, Evelina Meghnagi Trio e Fuoriopera.
Il viaggio di Nessiah si concluderà il 19 sera, dopo aver portato all’attenzione del pubblico diverse declinazioni di ebraico antico e moderno, yiddish, ladino, aramaico, giudeo-italiano, lingua zarfatica. Un modo, sottolinea Andrea Gottfried, fondatore, anima e direttore del festival, per ricordare come la “ricca e travagliata storia degli ebrei, sparsi per quasi due millenni tra i popoli del mondo” sia anche la storia del loro rapporto “con l’ebraico, la lingua sacra della preghiera, e con le lingue parlate della quotidianità, spesso fortemente influenzate dagli idiomi locali, ma senza mai rinunciare alla propria distinta identità”. 
Il tema della torre di Babele parla molto al nostro presente. “Viviamo in un’epoca di grande confusione. Il programma che abbiamo strutturato – dice Gottfried a Pagine Ebraiche – vuol essere anche un tentativo di ritrovare un ordine, un’armonia, all’interno di questo caos”. Tra i punti di forza un approfondimento sulle radici ebraiche di Maurice Ravel, autore di uno dei Kaddish più emozionanti nella storia della musica. E un interessante itinerario alla scoperta dei significati profondi del Nabucco, cui sarà dedicato l’evento finale. 
“In questo momento di grande difficoltà, in Italia in generale e nel settore della cultura in particolare – afferma Gottfried – vogliamo cogliere una piccola opportunità: trasformare una eccellenza locale in un festival conosciuto e riconosciuto a livello nazionale e oltre”. Tra i messaggi di apprezzamento ricevuti quello del sindaco Michele Conti: “Dopo 23 anni di produzioni e spettacoli dal vivo – sottolinea il primo cittadino – il festival Nessiah è divenuto un appuntamento di rilievo nel calendario delle manifestazioni culturali della città”. La pandemia come sfida ma, rileva Conti associandosi alle parole di Gottfried, anche come opportunità: “Quella di dare risalto internazionale a un festival nato e cresciuto a Pisa”. 
A sostenere l’iniziativa sono Fondazione Pisa, Comune di Pisa, RE.T.E. Rete Toscana Ebraica e Regione Toscana. 
Per assistere gratuitamente agli spettacoli è necessario iscriversi al canale Youtube del Festival

(Nell’immagine l’Enrico Fink trio nella sinagoga di Pisa)

(8 dicembre 2020)