Lotta all’antisemitismo,
leader europei a confronto
Nuovo incontro del gruppo di lavoro contro l’antisemitismo recentemente istituito presso la Commissione europea. La riunione, cui hanno partecipato per l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane la Presidente Noemi Di Segni e il segretario generale Uriel Perugia, si è focalizzata sull’implementazione delle indicazioni giunte in sede continentale e sulle diverse strategie adottate a livello nazionale. Collegati molti leader ebraici europei e i coordinatori designati dai vari governi per orientare le azioni nel contrasto all’odio antiebraico. Tra loro Milena Santerini, in carica dallo scorso gennaio, che ha tenuto un intervento sulla definizione di antisemitismo dell’International Holocaust Remembrance Alliance.
Ad aprire i lavori Katherina von Schnurbein, coordinatrice contro l’antisemitismo della Commissione europea. La parola è poi passata al vicepresidente della Commissione, il greco Margaritis Schinas. Sono quindi intervenuti i vari coordinatori nazionali oltre a numerosi rappresentanti di governi europei e di istituzioni ebraiche. Punto di riferimento due importanti iniziative assunte dal Consiglio europeo: la dichiarazione unitaria del dicembre 2018 con l’invito a tutti gli Stati membri ad adottare la definizione dell’Ihra; e l’intervento unitario della scorsa settimana in cui il tema è riproposto con urgenza insieme all’appello ad agire in modo stringente ed efficace. “L’Unione Europea – si ricorda – è fondata sul rispetto della dignità umana, della libertà, della democrazia, dell’uguaglianza. Ogni forma di antisemitismo, di intolleranza o di razzismo è pertanto incompatibile con essa”.
Nelle prossime settimane, ha annunciato Santerini, sarà presentata la strategia nazionale contro l’antisemitismo nata dal lavoro del gruppo costituito negli scorsi mesi presso la Presidenza del Consiglio. All’interno una ricognizione sul fenomeno e le risposte che possono essere date alla luce della strada tracciata dall’Ihra.
“Nella nostra strategia nazionale – afferma Santerini – si affrontano le sfide principali poste dall’antisemitismo, da considerare non come un problema di alcuni cittadini, ma come un attacco agli stessi valori di democrazia e uguaglianza dell’Europa. L’odio antiebraico non si presenta più solo come esclusione di tipo razziale, ma anche come ritorno di antichi miti di cospirazione o come odio contro Israele. Inoltre, in Italia la maggior parte degli atti antisemiti viene segnalato sul web. La diga morale della memoria della Shoah rischia di indebolirsi, specie con la scomparsa dei testimoni”.
(9 dicembre 2020)