La prima luce di Chanukkah
Al via questa sera la festa di Chanukkah, con diverse iniziative organizzate in Italia, in presenza e soprattutto online, dalle Comunità ebraiche e dall’UCEI. A spiegare il significato della solennità sulle pagine di Domani, il rabbino capo di Roma rav Riccardo Di Segni. La festa di Chanukkah “è l’affermazione di un modo diverso di interpretare la realtà”, spiega il rav. In particolare, il miracolo dell’ampolla d’olio che bastò per otto giorni rappresenta “l’energia infinita che può diramare da ciò che è ‘puro’, anche se in minima quantità e serve per sostenere il mondo in attesa di essere sostituito da nuove energie. – sottolinea rav Di Segni – Non c’era tecnicamente bisogno di olio puro, ma dimostrare forza e continuità è un valore importante”.
Tra le attività organizzate per Chanukkah, alle 18.00 di oggi l’accensione del primo lume presso l’Ospedale di Verduno, dove si trova la delegazione di medici israeliani dello Sheba Medical Center. All’evento (trasmesso sulla pagina social dell’ambasciata d’Israele), sono previsti gli interventi del Premier israeliano Benjamin Netanyahu e del presidente del Piemonte Alberto Cirio.
L’Europa a Bruxelles per pianificare il futuro. A partire dalle 13 di oggi e fino a domani i leader europei si riuniranno a Bruxelles per discutere l’approvazione del Bilancio dell’Unione europea e del Recovery Fund, il piano vaccini, le sanzioni alla Turchia e altri temi di grande rilevanza. Sui primi due punti, sembra si sia arrivati a una svolta: grazie alla mediazione tedesca, Polonia e Ungheria hanno infatti deciso di togliere il veto che stava bloccando il via libera al bilancio pluriennale e allo stanziamento dei fondi del Recovery. Il Presidente del Consiglio Conte arriva a Bruxelles con l’approvazione della riforma del Mes da parte del parlamento, ma anche con uno strascico di polemiche interne alla maggioranza: Italia Viva e Pd chiedono una revisione della governance pensata da Conte per la gestione dei fondi europei e i quotidiani italiani evocano possibili crisi di governo. Intanto Stampa e Repubblica scelgono di aprire con l’iconica foto della cancelliera Angela Merkel: commossa e addolorata, dagli scranni del Bundestag, Merkel ha chiesto alla Germania di evitare il più possibile ogni contatto non necessario e l’applicazione di un lockdown più severo. “Mi dispiace, mi fa veramente male al cuore. Ma se il prezzo che dobbiamo pagare sono 590 morti in un giorno questo per me è inaccettabile e dobbiamo agire”, ha dichiarato la cancelliera.
Calcio e razzismo. Quotidiani sportivi e non, dalla Gazzetta ad Avvenire, danno ampio spazio alle immagini dei giocatori del Paris Saint-Germain e del Basaksehir inginocchiati con il pugno alzato in segno di solidarietà con la campagna anti-razzismo Black Lives Matter prima dell’inizio della partita di Champions League di ieri. Una decisione arrivata dopo la sospensione martedì del match, interrotto dopo 16 minuti per una presunta frase razzista del quarto uomo, il rumeno Sebastian Coltescu, su cui sta indagando l’Uefa. Tra le diverse analisi, il Foglio sottolinea l’ipocrisia del presidente Erdogan – tifoso del Basaksehir – che ha usato la vicenda per cercare “di darci lezioni di diritto”.
Il Bilancio d’Israele. “A far scivolare Israele verso le quarte elezioni politiche in soli due anni, lo scenario tanto temuto dal presidente Reuven Rivlin, è stato, ancora una volta, un disaccordo sul budget nazionale”, lo evidenzia il Sole 24 Ore, scrivendo del rischio sempre più concreto per Israele di tornare alle urne. Se il Primo ministro Netanyahu e l’alleato di governo Gantz non troveranno un accordo sul Bilancio entro il 23 dicembre, si scioglierà automaticamente il parlamento e si andrà al voto a marzo.
Macron, l’Islam e l’Egitto. Presentato ieri a Parigi al Consiglio del ministri il piano contro il separatismo islamista voluto dal Presidente francese Emmanuel Macron. “Sono previste misure per lottare contro l’odio nei social media, pene più severe per l’apologia di terrorismo, maggiore trasparenza per i luoghi di culto musulmani e un controllo più accurato sui loro finanziamenti”, spiega il Corriere, che in un altro articolo sottolinea le critiche ricevute in Francia da Macron per l’atteggiamento avuto nei confronti del presidente egiziano al Sisi, a cui è stata conferita la Legione d’Onore. “II generale – evidenzia il quotidiano – ha ottenuto riconoscimenti e onori nonostante la ferita aperta dei diritti umani”, come l’omicidio Regeni o la prigionia di Zaki. A proposito di diritti umani, Gad Lerner sul Fatto Quotidiano evidenzia le contraddizioni all’interno dei paesi del Golfo a riguardo.
Segnalibro. A Repubblica lo scrittore Paco Ignacio Taibo II racconta la scelta di dedicare il suo nuovo romanzo all’insurrezione degli ebrei nel ghetto di Varsavia. “È un’idea a cui penso da anni, da quando lessi una lettera di Mordechai Anielewicz, il giovane comandante dell’Organizzazione ebraica combattente che guidò la rivolta. Mi colpì il suo desiderio di libertà e resistenza. Ho passato anni a documentarmi fino a quando, nei primi tre mesi della pandemia, ho scritto il libro”.
Daniel Reichel