L’accordo con il Marocco
Nelle scorse ore il Marocco è diventato il quarto paese arabo a normalizzare ufficialmente i rapporti con Israele. “Su questa Channukah la luce della pace non ha mai brillato più di oggi in Medio Oriente”, ha commentato il primo israeliano Benjamin Netanyahu subito dopo l’annuncio del presidente degli Stati Uniti Donald Trump. Il tema è affrontato da vari quotidiani. L’accordo, si legge su Repubblica, “apre una nuova fase che condizionerà nell’immediato futuro sia la politica di Biden che quella interna israeliana, visto che Netanyahu non aveva informato né il ministro della Difesa Benny Gantz né quello degli Esteri Gabi Ashkenazi dei suoi colloqui”. In base all’accordo, spiega il Giornale, “il Marocco stabilirà piene relazioni diplomatiche e riprenderà i contatti ufficiali con Israele, concedendo sorvoli e anche voli diretti da e verso Israele per tutti gli israeliani”. Per il Foglio il processo di normalizzazione sarà completo “quando anche l’Arabia Saudita farà parte del gruppo”.
La procura di Roma ha chiuso le indagini sulla morte di Giulio Regeni. Ai quattro 007 egiziani indagati sono contestati il reato di sequestro di persona pluriaggravato, il concorso in lesioni personali e l’omicidio. Molti giornali aprono con questo argomento. La Stampa riporta un intervento dei genitori di Giulio e dell’avvocato della famiglia Regeni, che scrivono: “Il fatto che il deposito della conclusione delle indagini sul sequestro, le torture e l’omicidio di Giulio sia avvenuto proprio il 10 dicembre, anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ci lascia ben sperare. E noi non abbiamo mai smesso di sperare né di lottare”.
Chanukkah nel segno dell’impegno comune contro il Covid a Verduno, dove da qualche giorno è impiegato un gruppo di medici dello Sheba Medical Center. All’interno dell’ospedale si è tenuta ieri la prima accensione della festa, con la partecipazione in video collegamento di Netanyahu. Una cronaca dell’evento appare sulle pagine torinesi del Corriere.
Abraham Klein, l’arbitro israeliano di Italia-Brasile al Mondiale di Spagna, è uno di quelli che Paolo Rossi l’ha conosciuto bene. “Ci siamo ritrovati per anni, invitati ai Mondiali e ai grandi eventi Fifa. Ogni volta mi diceva: ‘Tu sei stato il mio portafortuna’. Che è lo stesso – racconta a Repubblica – che penso di lui per me”. Klein spiega di aver conservato per trent’anni il pallone del match, poi donato alla Fifa.
Moni Ovadia dirigerà il Teatro comunale di Ferrara. L’operazione ha la regia di Vittorio Sgarbi, che al Corriere dice: “La politica non mi ha posto alcun problema e questo è un segnale importante. Mai avrei pensato di mettere d’accordo i leghisti da una parte e la sinistra dall’altra”.
In una intervista con Repubblica Alessandro Gassmann parla del “non detto” con suo padre Vittorio. “Tante domande – racconta – mi sono venute dopo la sua morte e riguardavano la sua gioventù, l’esperienza da figlio di un’ebrea durante il Ventennio, il talento scoperto suo malgrado, spinto dalla madre. La sua depressione, non giustificata da traumi così profondi, anche rispetto alle cose bellissime che la vita gli aveva offerto”.
Attacchi neofascisti e antisemiti via social a Lapo Elkann. La notizia è riportata in breve dal Corriere. “I miei legali – dice Elkann – nelle prossime ore sporgeranno denuncia alle autorità giudiziarie”.
Gariwo ha reso noto ieri i nomi delle cinque personalità che entreranno a far parte del Giardino dei Giusti di Milano in marzo. Tra loro Ruth Bader Ginsburg, la giudice della Corte suprema Usa da poco scomparsa che Avvenire definisce “battagliera sostenitrice della parità di genere e dell’emancipazione femminile”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(11 dicembre 2020)