I due complottismi

Che cosa spinge una scienziata, per l’esattezza una virologa in posti di responsabilità, a rilasciare un’intervista a un giornale della destra radicale tedesca, noto per il suo complottismo, dopo aver già fatto parlare di sé in luglio per aver partecipato ad un convegno del partito di estrema destra Afd con formulazioni complottistiche sul Covid in Italia? Che cosa lega il complottismo sul virus con quello sulla Shoah, il negazionismo politico con quello sanitario? Nel caso della nostra virologa, è la voglia di apparire? E se no, lo fa perché è politicamente vicina al razzismo e al sovranismo sostenuti dall’Afd, oppure perché è negazionista e complottista sul virus? insomma, viene prima l’uovo o la gallina?

Anna Foa, storica

(14 dicembre 2020)