Spallanzani, sei luci
per dire grazie

Sei luci accese nella notte di Roma per dire grazie a chi ogni giorno, medici e operatori sanitari, combatte in prima linea contro il Covid.
È il senso che la Comunità ebraica romana ha voluto dare alla cerimonia di accensione della Chanukkiah svoltasi ieri sera davanti all’ingresso dell’istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani, uno dei luoghi simbolo nella lotta al Covid.
Un modo, ha sottolinea la presidente Ruth Dureghello rivolgendosi alla direttrice dell’istituto Marta Branca, “per manifestare la nostra riconoscenza nei confronti di chi, di fronte all’insicurezza e a una pandemia sconosciuta che ha messo in pericolo il mondo intero, ha assunto il ruolo di guida nella ricerca e nella cura della malattia”. L’accensione è stata infatti dedicata “a tutti i medici e gli operatori sanitari che lavorano instancabilmente da mesi, nella speranza che gli giungano il calore e la gratitudine di tutti noi”.
La festa di Chanukkah, ha aggiunto rav Riccardo Di Segni, il rabbino capo della Capitale, è l’espressione della speranza in tempi migliori e il ricordo di pochi eroi che hanno salvato un’intera civiltà malgrado le difficoltà”. Valori “quanto mai attuali” anche in questo periodo di crisi e di sfide.
A partecipare alla cerimonia, nel corso della quale la presidente Dureghello ha annunciato che un giardino in Israele è stato dedicato a tutti coloro che in questa lotta hanno perso la vita, sono stati tra gli altri anche il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, il vicepresidente Daniele Leodori e l’assessore alla Sanità e Integrazione Alessio d’Amato.

(16 dicembre 2020)