Armando Castro
(1945-2020)
Ho atteso che trascorressero due giorni da quando abbiamo portato il nostro ultimo saluto ad Armando Castro z.l. per cercare di trovare le parole adatte a ricordare la sua figura e l’importanza che questa ha rivestito nella storia della nostra Comunità, impresa non semplice per una personalità così poliedrica in cui l’eredità dolorosa del passato materno si mischiava con un forte slancio verso il futuro. È stato con la sua Presidenza che si è rafforzato quel progetto di Comunità che ancora oggi cerchiamo, seppure tra mille difficoltà, di portare avanti. Dove l’ebraismo si apre alla società civile svelandosi nelle sue infinite sfaccettature religiose e culturali.
Non a caso fu proprio lui a raccogliere l’idea del giovane Andrea Gottfried da cui è nato il festival Nessiah, oggi tra i più importanti nel panorama culturale italiano.
Fu sempre Armando ad aprire la Comunità alle numerose richieste di visite scolastiche, ad organizzare i corsi serali di ebraico e a favorire una risposta a persone, anche non di religione ebraica, che per interessi e motivazioni personali desideravano approcciarsi all’ebraismo mostrandosi sempre presente e disponibile al colloquio. Importante fu anche la sua attenzione a coloro che si accingevano ad affrontare il ghiur.
Alcuni ancora oggi ricordano con affetto il gesto di non essere mai lasciati soli in questo difficile percorso neanche quando si presentarono davanti al Bet Din.
Da Presidente ho sempre condiviso appieno questa visione aperta e moderna, a mio avviso l’unica in grado di garantire un futuro luminoso all’ebraismo italiano.
Abbraccio caramente Marianne che gli è stata sempre vicina condividendo il percorso della vita, e la figlia Judith.
Che il ricordo di Armando z.l. sia di benedizione.
Maurizio Gabbrielli, presidente Comunità ebraica di Pisa
(17 dicembre 2020)