“Segno indelebile
nelle generazioni”
Numerose le reazioni alla scomparsa di Nedo Fiano. In un messaggio diffuso ieri sera e oggi segnalato da vari quotidiani la Presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni ha dichiarato, anche a nome di tutto il Consiglio UCEI: “La scomparsa di Nedo Fiano lascia un vuoto profondo. Ricordo un Testimone ma anche un uomo straordinario, amante della vita nonostante la terribile esperienza vissuta nel lager. Il 20enne Nedo fu l’unico della sua famiglia a fare ritorno. Con la disperazione negli occhi, ma anche la voglia di costruire e ricostruire insieme all’amata Rina, la compagna di scuola ritrovata e insieme alla quale avrebbe messo al mondo tre figli – Enzo, Andrea ed Emanuele – cui tutti ci stringiamo con affetto in questo momento di immenso dolore. La sua lucida testimonianza, il suo incrollabile impegno civile e di Memoria, resteranno un segno indelebile nelle generazioni. Sia il suo ricordo di benedizione”.
A rappresentare il cordoglio di tutto un Paese il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che, informa il Quirinale, ha oggi telefonato al figlio Emanuele “esprimendogli sentimenti di cordoglio e di vicinanza per la scomparsa del padre Nedo, che ha testimoniato e tramandato la memoria dell’orrore di Auschwitz.
Ma anche il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte, che ha affermato: “Con la scomparsa di Nedo Fiano perdiamo uno degli ultimi sopravvissuti all’orrore della Shoah, un appassionato, prezioso testimone di una delle pagine più buie della storia dell’umanità”.
Così invece David Sassoli, il Presidente del Parlamento europeo: “Un pensiero di forte affetto e vicinanza a Emanuele Fiano e alla famiglia per la scomparsa di Nedo Fiano, prezioso testimone degli orrori della Shoah, scrittore raffinatissimo, uomo mite, gentile, tenace, di intransigente, cristallino valore. Il regno dei Giusti è la sua dimora”.
La notizia della scomparsa è stata data al termine dello Shabbat dal Presidente della Comunità ebraica di Milano Milo Hasbani insieme al rabbino capo rav Alfonso Arbib e al Consiglio comunitario. “Abbiamo perso un pezzo della nostra memoria”, ha dichiarato Hasbani.
La Fondazione CDEC lo ricorda come un ‘fratello’ e ‘una guida’. “Ha dato a tutti tanto, con generosità e intelligenza. Sulla nostra digital library offriamo una delle sue prime testimonianze audio. Il suo realismo, la sua schiettezza – si legge in una nota – siano esempio alle giovani generazioni”.
“Mi piange il cuore per la scomparsa di Nedo Fiano. Sopravvissuto a Auschwitz, ha avuto la forza di raccontare l’orrore a intere generazioni. Un esempio di vita per tutti noi”, il commento della presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello.
“Ho il cuore a pezzi. Non riesco a dire molte parole. Per me – le parole di Marcello Pezzetti in una intervista – Nedo, era una specie di zio. Abbiamo perso un grande uomo”.
Emanuele, il terzo dei suoi figli, commenta: “Ci rimarranno per sempre le sue parole e il suo insegnamento, il suo ottimismo e la sua voglia di vivere. Non avrò mai io la forza che ebbe lui e che lo fece risalire dall’abisso, ma da lui ho imparato che per le battaglie di vita e contro ogni odio bisogna combattere sempre. Questo ci ha insegnato la memoria che lui ha contribuito a diffondere. Sia lieve a papà la terra che lo accoglie e sempre su di noi la sua mano ci protegga”.
(20 dicembre 2020)