La sfida di Sa’ar a Bibi
Per la quarta volta nell’arco di due anni, gli israeliani torneranno al voto per eleggere un governo. Leader del fronte anti-Netanyahu si annuncia il suo ex ministro Gideon Sa’ar, che ha lasciato il Likud per formare un proprio partito: Nuova Speranza. Sulla sua figura sono oggi incentrate alcune analisi.
“Rispetto a Gantz – sottolinea Il Foglio – l’ex ministro del Likud ha la possibilità non soltanto di rubare i voti più radicali del Likud, già ci sono state delle fuoriuscite, ma anche la forza di riunire attorno a sé altri partiti di destra”. Oltre a Sa’ar, scrive il Fatto Quotidiano, attenzione anche a Naftali Bennett: “Bibi stavolta potrebbe non farcela, e non perché la sinistra ha pescato l’ennesimo generale come frontman ma perché a destra ci sono altre due valide alternative”.
“Non abbiamo ricevuto richieste da parte dell’Italia e del commissario Arcuri, ma da Israele sì. Si sono rivolti a società del distretto per forniture legate alla distribuzione del vaccino Pfizer”. È quanto racconta a Repubblica Torino il casalese Marco Buoni, presidente dell’associazione europea delle aziende del freddo. Buoni, si legge, ha lavorato al dossier per proporre Casale come uno degli hub per la raccolta delle fiale di vaccino a meno 70/80 gradi.
Il settimanale 7 del Corriere propone uno speciale alfabeto legato agli avvenimenti più significativi del 2020. Per la lettera Q la scelta è caduta sul movimento estremista QAnon, protagonista della recente tornata elettorale statunitense. Quasi tutti i suoi tratti, viene spiegato, sono descritti in un soggetto del 1964 dello storico Richard Hofstadter: “L’allarme complottista su un movimento ‘satanico’ trans-nazionale antiamericano, di lontane ascendenze giudaico-massoniche; la necessità di un ‘Grande Risveglio’ evangelico che apra gli occhi alle masse; il mix di anticomunismo, razzismo, antisemitismo”.
Uto Ughi, uno dei più celebri violinisti italiani, scrive sulla Verità della “linea del talento” che, musicalmente parlando, unisce Italia e Israele. Ad ispirare queste riflessioni un concerto tenutosi qualche anno fa a Gerusalemme. “In quell’occasione – scrive Ughi – mi chiesi se la personalità e l’energia vitale che trovavo nelle orchestre israeliane non fossero dovute alle peculiarità degli artisti di stirpe ebraica provenienti dalla Mitteleuropa, dove l’educazione musicale, essenziale per la crescita e la formazione spirituale e culturale dei giovani, era un interesse centrale per le famiglie”.
Carlo Verdone, in una intervista con Repubblica Roma, dice la sua sui negazionisti del Covid: “Secondo me il negazionismo è una patologia. C’è anche chi dice che la terra è piatta e le camere a gas di Auschwitz erano sale laboratorio: sono persone che ostentano sicurezza ma non sanno niente”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(24 dicembre 2020)