Quest, storiografie a confronto

La sfida era lanciare un periodico scientifico online in inglese, open–access, che raccogliesse contributi dedicati alla storia ebraica a partire dal XVIII secolo. Dieci anni dopo, Quest. Issues in Contemporary Jewish History, pubblicazione della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica di Milano, può dire di aver vinto quella scommessa e aver tagliato un traguardo temporale importante. “Per noi questo anniversario rappresenta la dimostrazione del fatto che il progetto iniziale aveva un senso. In questi dieci anni abbiamo potuto constatare che la rivista si è progressivamente fatta conoscere, è stata accolta e apprezzata dalla comunità scientifica internazionale” spiega a Pagine Ebraiche lo storico dell’Università di Genova Guri Schwarz, attuale direttore scientifico e cofondatore di Quest. “Grazie al sostegno e alla visione lungimirante del CDEC, abbiamo avuto la possibilità di perseguire il nostro obiettivo che era di fare da ponte tra culture storiografiche diverse – evidenzia Schwarz – e sta funzionando”. Nella primavera scorsa, ulteriore riconoscimento al lavoro fatto, è arrivata per Quest la qualificazione nella fascia A delle riviste scientifiche. “È un riconoscimento importante per noi. Per intenderci, per chi vuole diventare professore universitario in Italia, prerequisito fondamentale è aver pubblicato su riviste di fascia A e ce ne sono poche di ambito ebraico che hanno questa qualifica. Inoltre, rappresenta un contribuito a far riconoscere e legittimare questo campo di studi (quello ebraico) in un sistema come quello italiano in cui è ancora poco praticato”. A differenza di altre nazioni, in particolare degli Stati Uniti, in Italia a livello universitario non esistono “dipartimenti di studi ebraici. Non esiste un settore
scientifico disciplinare specifico al di là di quello di ebraico che però riguarda soprattutto lingua e cultura. Noi ad esempio abbiamo ottenuto la qualifica in fascia A in storia moderna, storia contemporanea, storia delle relazioni internazionali, ebraico, storia delle religioni. Non c’è un unico cappello, si tratta di dialogare con soggetti diversi. Non è necessariamente sbagliato, ma diverso da quanto accade altrove”. A proposito di diversità, Schwarz sottolinea come uno degli obiettivi di Quest – nato sotto la direzione del Cdec di Michele Sarfatti – sia stato quello di far dialogare culture storiografiche diverse. “Le principali riviste di storia ebraica sono edite negli Stati Uniti e rispecchiano le sensibilità storiografiche di quel mondo, che non sono identiche alle tradizioni degli studi in Europa o in Israele. La nostra idea con Quest era anche di far dialogare voci e tradizioni diverse attraverso un mezzo comune, la lingua inglese”. Su questa logica poggia ad esempio l’ultimo numero della rivista dedicato al pensare l’Europa in Yiddish. “Ci è stata sottoposta un’idea interessante, che nasceva da convegno tenutosi in Germania e che noi abbiamo accettato. In questo numero viene proposta una riflessione sullo yiddish non solo come espressione della cultura europea, ma si esplorano i modi in cui gli spazi, le culture, le identità europee sono state concepite e rappresentate dal mondo di lingua yiddish e come, e in che misura, la comunità culturale yiddish si è relazionata con questi concetti”. Come tutti i numeri – sin dal primo dedicato al secondo dopoguerra – anche questo è consultabile gratuitamente sul sito di Quest (www.quest-cdecjournal.it), aggiornato di recente. “L’abbiamo fatto sia per motivi di sicurezza sia per avere una struttura più flessibile e dinamica, con nuove sezioni e la possibilità di sfruttare l’intero potenziale del digitale. spiega Schwarz – Finora abbiamo fatto soprattutto una versione digitale di una rivista cartacea, con un limitato ricorso a contenuti audio/video. Con il nuovo sito abbiamo la possibilità di sfruttare a pieno le fonti audiovisive, integrandole all’interno della struttura argomentativa dei testi. Si tratta di una sfida complessa, ma importante, che riguarda il futuro della comunicazione scientifica”. Dopo la scommessa vinta dieci anni fa Quest guarda dunque al futuro e si pone nuovi obiettivi da raggiungere con al centro lo studio della storia ebraica.

Pagine Ebraiche Dicembre 2020