“Sui vaccini l’Italia
faccia come Israele”
La campagna di vaccinazione, in Italia ma anche altrove, non ha ancora raggiunto la velocità auspicata. Walter Ricciardi, uno dei consulenti del ministro della Salute, è tra quanti auspicano un’intensificazione in tempi stretti.
“Sarà necessario – dice a Repubblica – uno sforzo molto importante, analogo a quello di Israele o della Gran Bretagna. Vanno attivati tantissimi vaccinatori e devono essere impiegati sia nelle strutture sanitarie che in grandi spazi come palasport, palacongressi e anche drive-in vaccinali”.
Lo storico Umberto Gentiloni, su Repubblica, scrive della recente svolta sulle benemerenze ai perseguitati dal nazifascismo: “Un piccolo grande gesto, importante e qualificato, che giunge dopo decenni di discussioni, diverse commissioni di lavoro, sollecitazioni e pressioni di varia natura (a partire dall’impulso dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane)”. Con questo intervento, attesta lo studioso, si archivia l’umiliante condizione “di dover mostrare le tracce dell’esito positivo della propria persecuzione e si restringe progressivamente lo spazio delle interpretazioni”.
Dopo tre anni di tensioni e contrasti, Qatar e Arabia Saudita firmano una tregua. Un accordo che, scrive tra gli altri il Corriere, “punta a compattare ulteriormente la famiglia araba davanti al potere sciita e cerca di tirarsi dietro anche gli Emirati, magari non troppo entusiasti”. Di Emirati parla anche La Stampa, sottolineando come la recente normalizzazione dei rapporti con Israele abbia portato a un boom del turismo sessuale. Un problema segnalato con allarme su diversi media israeliani.
Il Fatto Quotidiano, trattando il tema della prossime elezioni israeliane, ipotizza un ruolo di primo piano per l’ex spia Jonathan Pollard. Una delle carte che Netanyahu sembra intenzionato a giocarsi con forza. Si legge al riguardo: “Pollard, 66 anni, e sua moglie Esther hanno volato dagli Usa su un jet privato di Sheldon Adelson, il re dei casinò di Las Vegas, amico personale del premier e proprietario del quotidiano israeliano Israel Hayom. Netanyahu ha voluto tutta la scena, alla scaletta c’era solo lui”.
Il Corriere racconta l’incontro avvenuto a Vienna, 120 anni fa, tra Ida Bauer e Sigmund Freud. Un evento che, viene ricordato, “segnò la storia della psicoanalisi e della cultura occidentale”. Preziosa in tal senso la lettura di un libro recentemente uscito anche in Italia. Si tratta di Ida, pubblicato da Sellerio e scritto dalla nipote Katharina Adler.
Restaurati 96 libri che appartennero ai giovani ebrei accolti a Villa Emma a Nonantola. Dal loro ritrovamento, scrive Repubblica Bologna, “emerge il quadro della cultura mitteleuropea di quegli anni”.
Di nuovo in libreria, in un’edizione parzialmente rivista, il saggio La scelta di Abramo (Bollati Boringhieri) di Wlodek Goldkorn. Il Manifesto ne consiglia la lettura: “Pagine intense, che coprono due secoli, svariati paesi e che giungono fino alla contemporaneità più prossima”. Il Corriere presenta invece lo studio Gli ebrei a Catania nel XV secolo (Bonanno) di Andrea Giuseppe Cerra. A rivivere è un mondo a lungo sommerso.
Da domani in libreria il romanzo d’esordio di Katharina Volckmer, caso editoriale all’ultima fiera di Francoforte. Per Il Fatto Quotidiano Un cazzo ebreo, pubblicato da La nave di Teseo, è “alle altezze del Lamento del prepuzio“.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(6 gennaio 2021)