Setirot – Lezioni
Lotta al Covid e anime belle. In Israele hanno dovuto momentaneamente rallentare – se non interrompere – le somministrazioni del siero Pfizer perché la campagna vaccinale va “troppo bene” e scarseggiano le scorte, che però stanno per arrivare. Infatti, in meno di due settimane, quasi il 15% dei cittadini ha ricevuto la prima dose. Ed ecco lo Stato ebraico, più che giustamente, essere additato a modello. L’exploit è il risultato di un sistema tanto complesso quanto, per la verità, assai noto: una rete territoriale di personale medico rigorosa, un senso della collettività radicatissimo e un perfetto coordinamento tra governo, privati, ricerca che funziona ovunque, dalla cyber-security alla medicina. E fin qui tutto liscio. Un Paese democratico dove a tutt’oggi esiste un esercito di popolo pronto a mobilitarsi con una macchina più che oliata alla cui base sta un avanzatissimo sistema di tracciamento: insomma, una garanzia. Ora aggiungete l’apporto sostanziale delle due agenzie di intelligence, il Mossad (Esteri) e lo Shin Bet (Interno), che in Israele hanno gli strumenti e la libertà di manovra di un super ministero. Ed ecco che hanno potuto tracciare il virus fin dall’inizio, quindi coordinato i rifornimenti. Eccolo il segreto. Altro che Regione Lombardia. Ma andate voi a spiegarlo agli italiani che neppure installano Immuni perché sai la mia privacy è sacra (salvo poi precipitarsi a scaricare l’app Io per farsi rimborsare qualche euro, speso probabilmente per generi non certo di prima necessità). Insomma, Israele alcuni basilari insegnamenti continua a regalarceli. Inutilmente direi.
Stefano Jesurum