Opinioni

Intervenendo in una questione derivata dalla pubblicazione di alcune opinioni di Stefano Jesurum e da altre reazioni apparse sui social network, il direttore della redazione, Guido Vitale, ha rivolto nelle scorse settimane una lettera a Emanuel Segre Amar, che avrebbe desiderato inserirsi con un proprio intervento, ricollegando quanto apparso nella rubrica Pilpul di questo giornale e quanto posto in circolazione sulla rete. Ne riportiamo il testo, cui non è mai pervenuta risposta, qui di seguito.

Caro Emanuel,
congratulazioni, innanzitutto, per le belle iniziative che hai promosso riguardo alle commemorazioni dell’anniversario di Porta Pia e spero che i nostri articoli abbiano raccolto anche la tua soddisfazione.
Negli scorsi giorni ho avuto modo di parlare lungamente con la Presidente dell’Unione delle questioni e dei sentimenti che hai avuto modo di esprimerle recentemente.
Sono sinceramente dispiaciuto del fatto che il testo che hai fatto pervenire lo scorso gennaio al mio e ad altri indirizzi non abbia potuto essere pubblicato e lo sono anche del fatto che la tua comunicazione di allora non abbia avuto risposta.
Mai avrei voluto offenderti e ti prego di scusarmi se questo è avvenuto.
sulla scelta di fondo di non pubblicare la tua replica l’orientamento, ribadito più volte dalla stessa Presidente come invito alla redazione, è di non pubblicare testi che rimandino e si incrocino con polemiche personali o che si rimbalzino dai social alle testate giornalistiche. Del resto a livello personale e professionale, salvo rarissime eccezioni evito di partecipare a corrispondenze rivolte a indirizzi plurimi, così come farebbero tutti gli altri direttori di giornali che conosco.
Un tanto credo possa bastare a inquadrare la situazione, ma certamente non è sufficiente a esprimere i sentimenti di rispetto e di apertura miei e di tutti i colleghi.
Credo sia quindi importante chiarire e rappresentarti come ogni tuo eventuale scritto che vorrai farci avere, di analisi e riflessione sulle problematiche o iniziative partecipate dall’ebraismo italiano, sia ben accolto e, saremo certo orgogliosi di pubblicarlo.
Molto cordialmente