Musicisti a Shanghai

Dal 1937 al 1941 – soprattutto dopo la Kristallnacht – 24.000 ebrei prevalentemente residenti nel Reich e nell’Austria annessa trovarono rifugio a Shanghai, città franca in territorio amministrato dalla Repubblica di Nanchino (entità politica cinese collaborazionista del Giappone).
All’indomani di Pearl Harbor, le truppe giapponesi occuparono gli insediamenti europei presso Shanghai, nel febbraio 1943 istituirono un Ghetto presso il quartiere Hongkou nel quale furono ospitati i rifugiati ebrei sotto la generica classificazione di apolidi.
Porto sicuro presso il quale era possibile sbarcare senza visto, i profughi ebrei trovarono in Shanghai un luogo accogliente grazie anche alla sostanziale indifferenza del governo giapponese alle politiche antisemite attuate dal Reich; compositori, concertisti, direttori d’orchestra, cantanti, attori, cabarettisti ebrei tedeschi e austriaci ricostruirono una notevole attività artistica, tra il 1939 e il 1946 furono allestite un centinaio di opere teatrali e operette, incluse 32 prime assolute.
Wolfgang Fraenkel fu arrestato e trasferito a Sachsenhausen ma, grazie all’aiuto dello Jüdischer Kulturbund, fu rilasciato a condizione che lasciasse immediatamente la Germania; tra marzo e aprile 1939 si imbarcò per Shanghai, divenne membro dell’Orchestra cittadina e insegnò teoria, armonia, contrappunto, strumentazione e composizione, fu il primo compositore a promuovere in Asia il metodo di composizione dodecafonica di Schönberg, nel 1945 scrisse 3 Preludes per pianoforte; nel 1947, in seguito allo scoppio della guerra civile cinese, si trasferì a Los Angeles.
Julius Schloss studiò composizione presso il Dr. Hoch’s Konservatorium di Francoforte, successivamente a Vienna con Alban Berg del quale fu assistente e amico, a Schloss si deve la supervisione del Wozzeck e della Lyrische Suite per quartetto d’archi di Berg; nel 1938 fu arrestato e trasferito a Dachau ma poco dopo fu rilasciato, successivamente si imbarcò per Shanghai.
Nato a Düsseldorf e artisticamente cresciuto a Colonia, nel 1934 Otto Joachim lasciò la Germania e si imbarcò per Singapore, in seguito si trasferì a Shanghai, scrisse il poema sinfonico Asia per grande orchestra e uno Streichquartett; nel 1949 si trasferì a Montreal.
Nel 1939 a Dresda il pianista e compositore Siegfried Sonnenschein fu informato da un confidente membro del partito nazionalsocialista che rischiava di essere arrestato in quanto ebreo, pertanto si imbarcò per Shanghai; scrisse canzoni e operette, la sua celebre operetta Sag, bist du mir gut fu allestita nell’aprile 1946 presso lo Eastern Theater di Hongkou.
Il pianista e compositore austriaco Gino Smart (foto), emigrato a Shanghai, scrisse le canzoni per la commedia It takes two to be happy, tra le sue canzoni di successo Ein Kleid aus dunkelgrüner Seide e Barbara; negli anni immediatamente successivi alla Guerra lavorò presso il Senet Restaurant di Shanghai, mise in musica il poema Three Little Girls, la sua fama a Shanghai è tale che tuttora c’è un Hotel in Shangnan Road che porta il suo nome.
Nato a Vienna nel 1912, Karl Steiner studiò presso l’Università di Vienna sotto Egon Wellesz, Alfred Orel e Robert Lach, nel 1936 fondò una scuola di musica che tuttavia cessò l’attività dopo l’Anschluss; nel dicembre 1938, a seguito della Kristallnacht, fu arrestato e trasferito a Dachau.
Rilasciato nell’aprile 1939 grazie a uno zio residente in Francia, Steiner emigrò a Shanghai, insegnò pianoforte e diede concerti lavorando altresì come pianista di intrattenimento presso bar e sale da ballo; dopo la Guerra tornò a Vienna ma scoprì che era l’unico sopravvissuto della sua famiglia.
Nel 1890, a soli 10 anni, il violinista e pianista ebreo berlinese Alfred Wittenberg stupì il pubblico suonando nella stessa serata il Concerto op.64 per violino di F. Mendelssohn e il Concerto op.11 per pianoforte di F. Chopin; nel 1938 si imbarcò con moglie e suocera per Shanghai, divenne un grande didatta ricercato e apprezzato sia tra gli stranieri che tra i musicisti cinesi.
Dopo la Guerra rimase a Shanghai e divenne docente presso il Conservatorio, il 16 luglio 1952 cadde mentre suonava il violino, due giorni dopo morì in ospedale.
Storia avvincente ed esemplare quella dei musicisti riparati a Shanghai; coloro che scamparono alle fasi terminali delle deportazioni trasferirono l’ingegno musicale da Occidente a Oriente, a detrimento del primo e a vantaggio e arricchimento del secondo.
I musicisti non misero soltanto in salvo il proprio ingegno; salvarono l’Occidente da morte cerebrale.
Shanghai restituì Vienna e Berlino a musicisti, artisti e scrittori; come cuore prelevato dal capezzale della Mitteleuropa, la vita musicale ebraica fu trapiantata a 8.400 chilometri di distanza tornando a pulsare più travolgente che mai.

Francesco Lotoro

(13 gennaio 2021)