Sorgente di vita – Israele e il piano vaccini

Israele e i vaccini: è l’argomento che apre la puntata di Sorgente di vita in onda su Rai Due domenica 17 gennaio.
È un racconto per immagini che ricostruisce la fasi della campagna partita a grande velocità e che ha permesso a Israele di vaccinare ad oggi oltre il venti per cento della popolazione. Il successo è dovuto all’organizzazione e alla diffusione capillare della sanità israeliana sul territorio: son infatti numerosissimi i centri di vaccinazione in tutto il Paese e sono aperti a ritmo continuo ventiquattr’ore su ventiquattro. Ma un ruolo importante gioca anche una caratteristica peculiare della società israeliana: la popolazione è, suo malgrado, sempre pronta a fronteggiare le emergenze e a contare, nel momento del bisogno, su un diffuso senso di disciplina e partecipazione. Il reportage dal titolo “Alla ricerca dell’immunità” è del corrispondente Rai da Israele Carlo Paris.

Il secondo servizio è dedicato all’ultimo libro di Lia Levi “Ognuno accanto alla sua notte” un romanzo a più voci che raccontano tre storie e tre destini che si intrecciano, sullo sfondo della Roma delle leggi antiebraiche e dell’occupazione tedesca. Dall’intervista emerge un ritratto dell’autrice che con i suoi romanzi ha ottenuto numerosi riconoscimenti e in tanti anni di scrittura e di impegno ha contribuito a diffondere, specie tra i giovani, la consapevolezza sui temi della memoria. Con una scrittura puntuale, delicata e mai retorica, Lia Levi rievoca in particolare le lacerazioni e i drammi vissuti dagli ebrei romani nel periodo immediatamente precedente il 16 ottobre 1943. Il servizio si intitola “Accanto alla notte” ed è firmato da Marco Di Porto e Adriano Leoni.

La puntata prosegue con un servizio sul tema sport e razzismo. L’iniziativa della squadra di calcio del Chelsea contro il razzismo e l’antisemitismo, a partire da un murale dello street-artist Solomon Souza, dipinto sulla parete esterna della tribuna ovest dello Stamford Bridge, lo stadio della prestigiosa squadra di calcio londinese. Rappresenta tre calciatori: Julius Hirsch, Arpad Weisz, Ron Jones, protagonisti di un calcio lontano, accomunati da un elemento, la deportazione ad Auschwitz. Il club ha inoltre realizzato una mostra, per ora visitabile online, “49 Fiaccole: gli atleti ebrei e l’Olocausto”, una storia della Shoah attraverso le vicende dei campioni olimpionici perseguitati e deportati nei campi di sterminio. Ne parlano Solomon Souza e il presidente del Chelsea, Bruce Buck. Il titolo del servizio è “49 fiaccole” ed è firmato da Francesco Candilio e Daniele Toscano.

La puntata si chiude con un argomento tornato di attualità dall’inizio della pandemia: il lavaggio delle mani. L’antico rituale della “Netilàt Yadaim” dall’epoca del Tempio di re Salomone ai giorni nostri: un precetto millenario immutato nel tempo che oggi è anche uno dei comportamenti più utili e raccomandati dalle autorità per contrastare l’epidemia di Coronavirus. Il lavaggio delle mani, accompagnato da una benedizione, è un gesto che scandisce vari momenti della vita ebraica, ed è parte integrante della tradizione e del rito. Ne ripercorriamo la storia con Sandro Di Castro, mentre il rabbino Roberto Colombo offre una serie di spunti di riflessione sul significato profondo di questo gesto quotidiano. Il servizio, dal titolo “L’acqua e le mani” è di Lucia Correale e Alessandra Di Marco.

La puntata di Sorgente di Vita va in onda su RAI DUE domenica 17 gennaio alle 8.15. Sarà replicata martedì 19 gennaio alle 1.10, e domenica 24 gennaio alle 1.00. I servizi dopo la messa in onda sono pubblicati sul sito www.raiplay.it/programmi/sorgentedivita