“Nedo, esempio di impegno e volontà”

“Nedo, con le sue ferite inguaribili e comuni a tutti noi sopravvissuti, è stato nonostante tutto l’incarnazione stessa dell’ottimismo della volontà, del volercela fare a dispetto di ogni tragedia e avversità”.
È un passaggio dalla prefazione di Liliana Segre a Il profumo di mio padre (ed. Piemme). Dedicato da Emanuele Fiano alla figura del padre Nedo, recentemente scomparso, il libro parla di Auschwitz ma anche di cosa ha significato quella drammatica esperienza in chi è venuto dopo.
Scoperta, elaborazione, coscienza: l’eredità di “un figlio della Shoah” a confronto con quel fardello. Prima con i silenzi e l’impossibilità di comprendere i segni anche fisici del lager sul corpo del padre. E poi con la necessità di trasformare quell’orrore in incessante impegno civile.
Un libro importante e necessario, la cui prima presentazione si svolgerà domani alle 18.30 in streaming sui profili social dello stesso Fiano, dell’Associazione Figli della Shoah, che promuove l’evento, e di Piemme.
All’incontro, organizzato in collaborazione con il Memoriale della Shoah e con il patrocinio dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, interverranno anche la senatrice a vita e i giornalisti Maurizio Molinari e Pierluigi Battista.

(17 gennaio 2021)