Controvento
Morricone e le note di Memoria

Avrà luogo a Milano, nella storica sala Verdi del Conservatorio, il concerto istituzionale per il Giorno della Memoria 2021.
Un concerto che, causa Covid, nasce quest’anno come spettacolo televisivo grazie alla collaborazione con Rai Cultura. “Note per la Shoah. Le musiche di Ennio Morricone” andrà in onda su Rai 5 il 27 gennaio alle 20.45, nell’ambito del programma “Visioni” di Alessandra Greca, dopo essere stato registrato a porte chiuse il 23 gennaio.
La Verdi Jazz orchestra, diretta da Pino Jodice, proporrà alcune pagine delle colonne sonore che il grande compositore romano scrisse per tre film che hanno per tema la Shoah: “Jona che visse nella balena” diretto da Roberto Faenza (tratto dall’autobiografia di Jona Oberski, deportato a quattro anni nel campo di Westerbork e poi a Bergen Belsen), “Gli occhiali d’oro” di Giuliano Montaldo – riduzione dell’omonimo romanzo di Giorgio Bassani – e “Senza destino” di Lajos Koltai, ispirato al racconto di Imre Kertész. E anche le musiche dello sceneggiato televisivo “Perlasca. Un eroe italiano” di Alberto Negrin con l’indimenticabile Luca Zingaretti nel ruolo del protagonista.
L’idea di dedicare il concerto della Memoria a Morricone è di Daniela Dana Tedeschi, presidente dell’Associazione Figli della Shoah, che lo ha realizzato in collaborazione con Lydia Cevidalli e Nicoletta Mainardi del Conservatorio di Milano. “Ho pensato che fosse doveroso rendere omaggio a questo gigante della musica contemporanea recentemente scomparso – spiega Daniela Dana Tedeschi – che ha saputo affrontare con umiltà e rispetto un tema tanto difficile. Morricone ha accompagnato le immagini con musiche di forte carica emotiva, senza in nessun modo banalizzare le opere a cui si è ispirato. Le sue note senza tempo continueranno a parlarci con la lingua universale, quella della musica, che tocca il cuore di tutti noi. E di questo gli saremo per sempre grati”.
Le musiche di Morricone sono state arrangiate per un organico più snello rispetto a quello originale dal Maestro Pino Jodice, ideatore del progetto “Morricone in jazz”. “Ogni volta che torno a lavorare sulle partiture di Morricone, la sua musica mi stupisce” racconta. “Ed è stato così anche questa volta: le pagine che ho affrontato in vista di questo appuntamento per il Giorno della Memoria 2021 risentono del dramma che le pellicole raccontano, ci sono sonorità ispirate alla musica Klezmer, ma soprattutto c’è una emozione che rende indelebile il dramma alle rimozioni della memoria”.
Come è tradizione nei concerti istituzionali per il Giorno della Memoria che si sono tenuti in passato all’Auditorium Parco della Musica di Roma in collaborazione con l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, le pagine musicali saranno inframmezzate da testi – l’autore è lo storico Claudio Vercelli. Saranno letti da Peppe Servillo, che, sorpresa finale, chiuderà il concerto con la poesia di Primo Levi “Se questo è un uomo” per la quale Ennio Morricone compose una partitura straordinaria, in cui si riconosce il compositore di avanguardia, sperimentatore, meno noto al pubblico, ma non meno grande dell’autore di musica per il cinema. È una sorta di lied contemporaneo, in cui, libero da ogni vincolo commerciale, Morricone esprime la sua anima. “Ennio Morricone” racconta Carlo Baldini, responsabile dell’orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, e uno dei più stretti collaboratori del Maestro negli ultimi venti anni “aveva una sensibilità speciale per le persone perseguitate e discriminate. Era un uomo generoso ed empatico e non è certo un caso che, tra le sue colonne sonore, ben quattro siano dedicate alla Shoah. Sono tutte bellissime, si sente che il tema toccava le sue corde più profonde”. La partitura per la poesia di Primo Levi, che Morricone compose di propria iniziativa, non su commissione, gli era particolarmente cara, tanto che volle eseguirla durante il suo ultimo concerto al Senato. È una partitura di musica assoluta, molto diversa da quella delle sue colonne sonore e di marcata originalità. Si può ricollegare alle Voci del silenzio, un altro pezzo che Morricone scrisse di sua iniziativa, e volle dedicare alle vittime senza nome.
Per il Conservatorio di Milano, questo è il diciottesimo concerto per il Giorno della Memoria. Un lavoro iniziato nel 2003 insieme all’Associazione Figli della Shoah che, come sottolinea Cristina Frosini, direttore del Conservatorio, non si limita alla serata del 27 gennaio, ma prosegue tutto l’anno. “La nostra Biblioteca, nello Spazio Europeo della Memoria Musicale, conserva un patrimonio di musiche della Shoah, che sono oggetto di studio e di esecuzione da parte degli studenti e dei docenti, in diversi momenti della vita civile della nostra Città”.
Per non interrompere la tradizione “dal vivo” del Giorno della Memoria, il concerto sarà replicato la sera del 27 gennaio, non in presenza di pubblico, nel rispetto delle restrizioni anti Covid, ma trasmesso in live streaming sulla Pagina Facebook e Canale youtube del Conservatorio di Milano e sulla Pagina Facebook dell’Associazione Figli della Shoah a partire dalle 21.30.
La Fondazione CDEC, BrainCircleItalia e Musadoc hanno collaborato all’iniziativa, che ha il patrocinio della Comunità ebraica di Milano, della Regione Lombardia e del Comune di Milano, ed è promossa dall’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane. “Proseguiamo nella nostra di commemorare la Shoah in modo non retorico, parlando al cuore di tutti” dice la presidente Noemi Segni. “Il talento straordinario di Morricone ha creato momenti di emozione che restituiscono vita alla memoria e memoria alla vita”.

Viviana Kasam