Memoria e impegno,
nel nome di Grazia

Nell’agosto del 2019 ci lasciava Grazia Di Veroli. Nata a Roma nel 1961, al tempo vicepresidente della sezione romana dell’Aned, aveva dedicato anni di impegno appassionato alla trasmissione della Memoria e di una solida consapevolezza civica alle nuove generazioni. Per ricordarla UCEI e Aned hanno lanciato la scorsa estate un bando per cinque borse di studio relative a tesi di laurea dedicate all’occupazione nazifascista, alla Resistenza e alle deportazioni.
Un concorso i cui cinque vincitori saranno proclamati quest’oggi alle 18, nel corso di un evento che sarà trasmesso in streaming anche sul canale social UCEI.
L’occasione per ricordare la vita e le battaglie di una donna straordinaria, autrice anche di libri e collaboratrice di film, documenti e mostre.
Ricordava il bando: “Grazia, ebrea romana, orgogliosamente figlia di un partigiano e appartenente ad un numeroso gruppo famigliare, i Di Veroli e i Piazza, colpito e sconvolto duramente dalle persecuzioni e dalla deportazione razziale, fin da giovane studentessa aveva collaborato con l’Aned nazionale e di Roma, curando tra l’altro e in particolare, ma non solo, l’iter e l’esito positivo delle domande per l’ottenimento dell’assegno vitalizio spettante ai superstiti dei lager. Collaborazione che l’ha portata a conoscere molti dei superstiti e le loro vicissitudini, raccogliendo preziose testimonianze quale intervistatrice della Shoah Foundation. Laureatasi in pedagogia con una tesi sulla deportazione ebraica e sui campi di sterminio, pur dovendo poi lasciare l’impegno quotidiano con la sezione Aned per avviarsi ad altra attività, non faceva mancare il suo costante, prezioso contributo sia all’Aned che alle istituzioni ebraiche”.
Di Veroli si era diplomata al Master internazionale di secondo livello in didattica della Shoah all’Università Roma Tre, ideato e diretto dal professor David Meghnagi, e si era poi ulteriormente specializzata a Gerusalemme, Parigi, Berlino. Un ricco bagaglio storico e culturale, veniva spiegato, “che ha portato come essenziale contributo sia negli incontri con gli studenti che nell’ambito dei numerosi corsi di formazione con gli insegnanti”.