Anne e le banalizzazioni da evitare

“Abbiamo già assistito alla banalizzazione e allo spregio di Anne Frank e di ciò che rappresenta, assistiamo tutti i giorni all’inaccettabile e reiterata violenza che popola il web nei confronti della Senatrice a vita Liliana Segre, alla quale va tutto il sostegno della nostra Comunità. Proprio a lei, vita parallela a quella di Anne, italiana, deportata a Auschwitz- Birkenau a 13 anni, dalla Stazione Centrale di Milano… Come può essere sfuggito al nostro Sindaco che nulla di tutto questo è paragonabile al coraggio di una ragazzina amata, libera e idealista come Greta Thunberg che si è messa con il suo cartello all’angolo di una strada della sua città sperando di scuotere le coscienze?”. È l’interrogativo posto al sindaco di Milano Giuseppe Sala dal Consiglio della Comunità ebraica di Milano, dopo un’uscita improvvida del primo cittadino. Intervistato a margine delle riprese dell’anteprima del docu-film #AnneFrank. Vite parallele (trasmesso sabato 23 gennaio in seconda serata su Rai Uno), Sala aveva dichiarato “Penso che Anne Frank sia stata un’anticipatrice della presenza femminile in così giovane età. Viene naturale pensare a Greta Thunberg, perché sono due storie di coraggio enorme in cui si parte dalla cosa più semplice che c’è e si arriva a un risultato simile”. Un parallelo sbagliato, la replica della Comunità, che ha poi invitato Sala a correggere il tiro. “Se i concetti e le parole che vengono espressi dai nostri rappresentanti – il messaggio dell’ebraismo milanese – su un tema così complesso come la Shoah non vengono ben soppesati, gli sforzi di una vita dei testimoni come Nedo Fiano, Goti Bauer, Sami Modiano, Piero Terracina, Shlomo Venezia e la stessa Liliana Segre (solo per citarne alcuni) andranno perduti. Affogheranno sempre di più nella banalità dell’istante, in cui la storia si azzera e il passato si cancella”. Un comunicato a cui poi è arrivata la replica di Sala, con la precisazione che da parte del sindaco non c’era la volontà “di fare un paragone, che del resto non avrebbe alcun senso, tra il dramma della Shoah e le vicende politiche dell’oggi. Si parlava di coraggio di giovani donne e il giornalista mi ha portato sull’attualità, facendo un riferimento a Greta. Lo ribadisco con chiarezza: il dramma della Shoah è tragicamente unico e non esiste paragone possibile”.