Mantova – Memoria, la forza della musica
L’impegno civile legato alla Giornata Internazionale della Memoria della Shoah prende con forza l’avvio a Mantova dalla data di istituzione della giornata stessa.
La Provincia di Mantova costituisce pertanto il Tavolo di coordinamento della Memoria che coinvolge iI Comune Capoluogo, Comunità ebraica, Associazione Sucar Drom, ANPI, tutti i comuni del territorio provinciale, le istituzioni scolastiche e le istituzioni culturali, in primis fra queste, l’Istituto Mantovano di Storia Contemporanea che ne assumerà nel tempo la direzione scientifica. Mantova, città e Provincia di forte presenza ebraica nella storia, è stata duramente colpita dalla Shoah e vuole dare alla celebrazione della Memoria non solo il senso della commemorazione, ma anche l’ulteriore valore dell’occasione di ricerca storica , di produzione artistica e culturale, e di conoscenza, divulgazione e valorizzazione della cultura ebraica.
Finalità delle iniziative è la crescita civica della comunità nel coinvolgimento massimo dei giovani e della cittadinanza: un’esperienza unica, per certi aspetti, nel panorama nazionale.
Il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” fin dall’inizio, con la direzione del Maestro Giordano Fermi, ha partecipato attivamente all’iniziativa presentando opere di compositori della cerchia mantovana, rimasti vittime delle persecuzioni razziali come ad esempio Renzo Massarani ed Aldo Finzi.
Dal 2012 il Conservatorio ha assunto forte centralità nell’attuazione del progetto della Giornata della Memoria della Shoah collaborando strettamente con il Liceo Musicale d’Este e trasformando la celebrazione in un’ampia rassegna di iniziative, coinvolgente città, realtà didattiche e soggetti politici e culturali del territorio.
Il tutto è fortemente voluto e sostenuto dal Presidente del Conservatorio, il compianto Prof Sergio Cordibella, e dalla Dirigente del Liceo Musicale “Arco-Este” prof.ssa Daniela Cremonesi; dal 2015 il testimone viene raccolto con il medesimo entusiasmo da chi scrive. I direttori succedutisi, m.i Eros Roselli, Salvatore Spanò, Gianluca Pugnaloni danno piena attuazione a questa visione che vede il Conservatorio investito di una missione etica e culturale di grande rilievo.
Il Conservatorio “Lucio Campiani” negli anni ha cercato di volgere il proprio sguardo sul panorama internazionale delle tematiche collegate alla Shoah presentando proprie produzioni sotto la direzione artistica della prof.ssa Giovanna Maresta.
Di seguito si elencano le produzioni più significative che hanno caratterizzato le produzioni artistiche realizzate per la celebrazione della Giornata Internazionale della Memoria della Shoah dal Conservatorio. Ad esse partecipano gli studenti e la cittadinanza intera constando di manifestazioni sia mattutine che serali.
Nel 2012 lo spettacolo “Mai dimenticherò quella notte”, tratto da La notte di Elie Wiesel tenutosi nell’auditorium del Conservatorio è una lettura drammatica con musiche originali della tradizione popolare yiddish ebraica e composizioni di Gustav Mahler. E’significativa la partecipazione allo spettacolo del magistrato Giuliano Turone. Lo spettacolo è dedicato al ricordo del mantovano Alberto Dalla Volta compagno nel campo di Auschwitz di Primo Levi.
Nel 2013 lo spettacolo “E come potevamo noi cantare” si tiene nel settecentesco Teatro Bibiena di Mantova. Si tratta di una elaborazione musicale e drammaturgica di materiali originali da “Il canto del popolo ebraico massacrato” di Itzhack Katzenelson e ridona voce agli ebrei e sinti dei campi di sterminio. Brani di compositori ebrei perseguitati dal fascismo percorrono la lezione-concerto del prof. Andrea Ranzato.
Nel 2014 il Conservatorio produce un film documentario girato in Israele ed a Nonantola con le interviste ai protagonisti sopravvissuti, 70 anni dopo la fuga da Nonantola che li ha portati in Israele: “Anni di fuga, la storia dei ragazzi di Villa Emma e dei Giusti di Nonantola” è lo spettacolo che lo presenta al Teatro Bibiena. La regia della prof.ssa Giuliana Maresta, ideatrice dell’opera si avvale della consulenza storica del Prof Klaus Voigt (Berlino), autore del saggio storico di riferimento sulla vicenda dei ragazzi di Villa Emma. Partecipa il magistrato Giuliano Turone.
Altre manifestazioni sono testimonianze autobiografiche, conferenze e lezioni concerto con musiche ebraiche da Terezin. La partecipazione degli studenti è massiccia e si connette alle ordinarie attività didattiche di preparazione e rielaborazione delle manifestazioni artistiche che li coinvolgono.
Del 2015 è la rappresentazione-concerto “La madonna di Treblinka” da un racconto di Vasilij Grossman presso il Teatro Bibiena, con il violino solista del M.° Paolo Ghidoni.
Lo spettacolo è preparato dalla lezione del prof. Marcello Flores sull’autore Vasilij Grossmann
Il 2015 si caratterizza anche per la presentazione del documentario sul jazzista ebreo “Eddie Rosner tra Hitler e Stalin” tradotto dal Conservatorio e sottotitolato, presentato per la prima volta in Italia; si accompagna la lezione concerto del Prof Tosolini su Eddie Rosner.
Nel 2016 “Una goccia nel mare è un documentario-concerto sulla figura di Adolf Eichmann processato per genocidio a Gerusalemme nel 1961, accompagnato da lettura di pagine di Etty Hillesum, presentato al Teatro Bibiena. Fra le manifestazioni di quell’anno spicca “Il jazz musica “degenerata”: Coco Schumann ed i jazzisti del campo di Terezin”, lezione concerto del prof Pasquale Morgante.
Nel 2017 si presenta l’opera per voce recitante ed ensamble da camera “Through Rosen” di Marc Neickrug, al Teatro Bibiena; si tratta della rielaborazione della storia di un violinista sopravvissuto ad Auschwitz.
Nello stesso anno nasce “Il percorso attraverso i luoghi della Memoria mantovana”
legato alla nascita del Memoriale della Shoah mantovana creato dal Prof. Andrea Ranzato insieme agli allievi dell’Istituto Carlo D’Arco e del Liceo Musicale “Arco-Este”, mostra documentaria dove sono raccolte interviste, testimonianze, voci degli ultimi testimoni mantovani della deportazione e documenti ritrovati nell’archivio della scuola sulla cacciata da scuola di allievi e professori ebrei dopo le leggi razziali.
Il percorso vede da allora ogni anno 180 ragazzi, 90 cantori e 90 ascoltatori visitare i luoghi della Memoria Mantovana: Stazione ferroviaria, Santa Maria della Vittoria, Sinagoga e Memoriale della Shoah Mantovana ascoltando dalla voce di Francesca Campogalliani e della sua compagnia di attori le testimonianze degli ebrei mantovani vittime della Shoah.
È in corso la trasformazione della mostra in Museo permanente cittadino.
Il violino dei fratelli Levi tornato da Auschwitz risuona di nuovo in concerto, suonato dal M° Paolo Ghidoni, per gentile concessione dell’ing Alberto Carutti proprietario del violino stesso
Del 2018 è l’opera di Viktor Ullmann “Kaiser von Atlantis” presentata al Teatro Bibiena.
Nel 2019 lo spettacolo Credo nel sole anche quando non splende al Teatro Bibienaè
l’ultima lettera dal ghetto della madre al figlio da Vita e Destino di Vasilij Grossman: Zvi Kolitz Yossl Rakover si rivolge a Dio.
Ad esso si accompagna “Quatuor pour la fin du temps” di Olivier Messiaen preparato da lezione concerto del prof. Gabrio Taglietti.
Nel 2020 si mette in scena Brundibar, opera per ragazzi di Hans Krasa, Teatro Bibiena.
La celebrazione della Giornata della Memoria della Shoah presso il Conservatorio di Musica “Lucio Campiani” di Mantova è stata pertanto un’occasione di generazione di arte, cultura, ricerca nella prospettiva di una ricostruzione civile tanto importante per le giovani generazioni; il patrimonio culturale culturale ebraico si fa per noi humus di una nuova Europa più giusta , più tollerante e più inclusiva.
Francesca Zaltieri, presidente del Conservatorio di Mantova
(25 gennaio 2021)