“L’Europa tuteli sopravvissuti, anche dalla minaccia del virus”
“Ci siamo sentiti tutti persi durante questa pandemia, ma i sopravvissuti alla Shoah ancor di più. Nel corso della loro vita hanno dimostrato una grande forza d’animo, ma nella crisi attuale, molti sono purtroppo morti soli e nel dolore. O stanno lottando per la loro vita. E molti altri soffrono per l’estremo isolamento. Abbiamo il dovere di fare in modo che possano vivere i loro ultimi anni in modo dignitoso, senza paura, e in compagnia dei loro cari”. Per questo “invito i leader europei a garantire che i sopravvissuti alla Shoah abbiano accesso il prima possibile a una vaccinazione sicura ed efficace. Con la massima priorità”.
È l’appello del presidente dello European Jewish Congress Moshe Kantor, lanciato durante un evento dedicato al Giorno della Memoria e realizzato in collaborazione con l’Unione europea. Una richiesta espressa in particolare a Margaritis Schinas, vicepresidente della Commissione Ue e relatore dell’incontro. Al rappresentante europeo, Kantor ha inoltre ricordato come durante la pandemia, l’odio, l’estremismo e le teorie cospirazioniste si siano diffuse a livello globale, rappresentando una minaccia ancor più grave per la minoranza ebraica e non solo.
Schinas ha riconosciuto la responsabilità dell’Europa nel fermare queste minacce e aperto poi una riflessione sulla Memoria. “Quest’anno, sullo sfondo della pandemia, siamo tutti chiamati a trovare nuove forme di commemorazione. – ha detto il vicepresidente della Commissione Ue – È un doloroso ricordo di quanto sia un privilegio incredibile per la nostra generazione poter ascoltare i racconti di prima mano di coloro che hanno vissuto direttamente la tragedia della Shoah. Abbiamo il dovere di ascoltare. Ricordare. Ma anche il dovere di agire con decisione contro l’antisemitismo nelle sue forme contemporanee”. Schinas ha poi parlato con Tomi Reichental, sopravvissuto a Bergen-Belsen, sulle lezioni della Shoah per l’Europa del XXI secolo, sulle nuove forme di Memoria, e sull’impegno comune a contrastare negazionismi e distorsioni del passato. A moderare l’incontro, la direttrice degli Affari europei della EJC, Ariella Woitchik.