Pagine Ebraiche Febbraio 2021I numeri per capire il presente
Interpretare i dati permette di capire l’orientamento della società e comprendere su quali fronti è necessario lavorare per preservare libertà e democrazia. E proprio i dati sono tra i protagonisti del numero di febbraio di Pagine Ebraiche, attualmente in distribuzione. Lo sono attraverso l’ultima indagine Swg-Pagine Ebraiche sul Giorno della Memoria, che evidenzia – attraverso numeri e percentuali – cosa pensano gli italiani del 27 Gennaio, del suo significato, del pericolo dell’antisemitismo. Temi che ritornano nel tradizionale approfondimento annuale dedicato al tema della Memoria. Nel dossier del mese, molti gli spunti di riflessione a riguardo, tra mostre, libri e iniziative che hanno l’ambizione di lasciare un segno nella vita di tutti i cittadini. Un impegno anche nel solco della strategia nazionale contro l’antisemitismo predisposta dalla professoressa Milena Santerini con il contributo della task force che la affianca a Palazzo Chigi. “Adesso – racconta Santerini a Pagine Ebraiche – inizia il lavoro sul campo. Quello che ci permetterà ad esempio di chiedere di investire su specifici aspetti di formazione, di suggerire modifiche di leggi al Parlamento, di inviare segnalazioni circostanziate al mondo dello sport, come a quello dell’università e della pubblica amministrazione”. Il tutto, con in mano dati e informazioni sempre aggiornati su cosa accade nella società italiana. Una realtà che ha bisogno di cambiare marcia, avverte nell’intervista del mese Linda Laura Sabbadini, direttrice dell’Istituto Nazionale di Statistica (Istat), perché altrimenti continuerà a sprofondare. Lo dicono anche qui i numeri che, ci ricorda Sabbadini, “sono uno strumento di democrazia: li devi guardare con attenzione, per capire cosa veramente accade attorno a noi. I numeri sono uno straordinario e al tempo stesso irrinunciabile strumento di libertà. Senza una loro anche minima padronanza si finisce in pasto alle ideologie”.
I numeri raccontano anche di una Israele prima nel mondo nelle vaccinazioni. Un modello da seguire con grande attenzione, si ricorda nelle pagine di Eretz. E non solo sul fronte delle somministrazioni. Anche, per esempio, in merito all’attenzione ai pazienti ricoverati per Covid-19, come racconta l’assistente sociale Lior Di Segni, parlando del suo quotidiano impegno nel non lasciarli soli. Di Israele, ma in termini economici, parlano lo storico Claudio Vercelli e l’economista Aviram Levy, analizzando quali prospettive avrà il paese dopo la crisi e quali correzioni apportare in settori specifici.
Un settore che non si ferma è quello editoriale, e molte sono le nuove uscite presentate questo mese, a partire dal volume Sinagoghe italiane. Raccontate e Disegnate (ed. Biblioteca dell’Immagine) del giornalista della redazione UCEI Adam Smulevich, con illustrazioni di Pierfranco Fabris. Un viaggio tra parole e colori nei luoghi dell’Italia ebraica. È invece un viaggio nella Memoria paterna quello compiuto da Emanuele Fiano, in libreria con Il profumo di mio padre (Piemme). Un testo che propone una dimensione più intima sulla vita del Testimone fiorentino, unico della sua famiglia a sopravvivere alla deportazione. I silenzi, ma anche l’appassionato impegno civile di un uomo indimenticabile”. In tema di Memoria, di recente pubblicazione anche A stasera e fai il bravo di Salo Muller, presentato nelle pagine di Sport, e il volume di Alberto Cavaglion Primo Levi: Guida a Se questo è un uomo (Carocci). Uno sguardo molto personale su Primo Levi lo regala, nelle pagine di Cultura, il testo di Nicolò Dallaporta Xydias (tradotto dal figlio Andrea), in cui racconta la sua amicizia con lo scrittore e chimico torinese. E di essere lui l’Assistente protagonista del racconto leviano Potassio (Il sistema periodico).
Sempre in cultura, Daniela Gross porta i lettori di Pagine Ebraiche alle radici di di Wonder Woman. L’eroina interpretata con successo dall’israeliana Gal Gadot non è una creatura di pura evasione, ma nasce dai sogni e dalle battaglie delle suffragette e muove i primi passi nel mondo grazie a una vera Wonder Woman del suo tempo: Miriam Michelson, straordinaria giornalista e scrittrice ebrea di San Francisco, da poco riscoperta dagli studiosi e dal pubblico.