Una crisi al buio
L’Italia vive ore di grande incertezza, sul filo di una crisi politica dagli esiti ancora incerti. L’obiettivo del Presidente del Consiglio oggi dimissionario è un Conte-ter, ma come noto esistono anche possibilità alternative. Tra cui quella, auspicata dall’opposizione di centrodestra, di un ritorno al voto.
Scrive il Corriere della sera: “Per la prima volta da 30 mesi in qui, da quando si è seduto sulla prima poltrona di Palazzo Chigi, Conte si trova di fronte al bivio più difficile della sua carriera politica: una crisi al buio”.
“Il premier – osserva Repubblica – è costretto a incassare una dolorosa sconfitta. Mai avrebbe voluto dimettersi al bulo. E invece dovrà farlo, salvo clamorose novità pronte a manifestarsi nelle prossime ore”.
Il Conte-ter non è scontato, sostiene La Stampa: “Chi immagina un gioco delle parti tra il presidente e l’Avvocato del popolo è completamente fuori strada”.
In una intervista con Repubblica la professoressa Milena Santerini presenta la strategia nazionale contro l’antisemitismo, al centro di un dossier inviato a Palazzo Chigi. Ad essere raccomandato, spiega, è “un chiaro orientamento di lotta all’antisemitismo e al razzismo sul web, non solo punendo i responsabili, ma anche obbligando le grandi piattaforme a rimuovere i contenuti online”.
Interviene anche il governatore del Veneto Luca Zaia: “Un centrodestra moderno – dice a Repubblica – non può avere dubbi sulla Shoah”. Nell’intervista si fa riferimento anche alle intemperanze dell’assessore regionale Elena Donazzan (che pochi giorni fa ha cantato Faccetta nera in radio): “Sono intervenuto subito per condannare l’episodio. E lei ha chiesto pubblicamente scusa. È stata – commenta Zaia – un’uscita davvero improvvida”.
Di Memoria si parla su molti giornali. Tra gli altri Repubblica racconta il lavoro dello Yad Vashem attraverso la testimonianza del demografo Sergio Della Pergola, membro dal 2010 della Commissione dedicata ai “Giusti”.
Il Foglio si sofferma invece su una surreale vicenda: un convegno sul 27 gennaio organizzato dalla Lega, cui era stato invitato ad intervenire un esponente di estrema destra. L’iniziativa è stata poi annullata.
In una intervista con La Stampa lo storico Claudio Vercelli presenta il suo ultimo saggio, Neofascismo in grigio (ed. Einaudi): “Esiste una destra profonda molto simile nelle sue manifestazioni in Europa come in America: è un radicalismo eversivo ed extra-istituzionale di cui l’assalto a Capitol Hill è stato solo l’ultima delle esternazioni più tragiche ed eclatanti”.
Numerose le riflessioni di intellettuali sul 27 gennaio. Questo è lo scrittore israeliano David Grossman (Repubblica): “Quando sono libero? Sono libero quando non soffro la fame, il freddo, privazioni fisiche e mentali. Sono libero quando non sono oggetto di discriminazione e di scherno. Sono libero quando mi è concesso di stare con le persone che mi sono care senza alcuna restrizione”.
Avvenire presenta molto favorevolmente il saggio Pio XII e gli ebrei (ed. Rizzoli) il cui autore è l’archivista della Santa Sede Johan Ickx. Secondo il quotidiano della CEI “l’abbondante documentazione conservata negli archivi vaticani cancella le bugie sulla connivenza di Pacelli con la Shoah”.
Il Foglio celebra il modello Israele sui vaccini. “I dati che vengono condivisi – l’opinione che si esprime al riguardo – sono molto utili anche per noi”.
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(26 gennaio 2021)