Casale si inchina a Jaffe,
l’eroe dello scudetto
Grande protagonista del calcio di inizio Novecento, Raffaele Jaffe (1877-1944) portò il Casale Football Club da lui fondato pochi anni prima alla vittoria, nel giugno del 1914, di un incredibile scudetto. Determinanti le intuizioni e il carisma di un personaggio unico nel suo genere, che fu anche apprezzato insegnante e preside di un prestigioso istituto cittadino.
Allontanato dal mondo della scuola con la promulgazione delle leggi razziste, finì progressivamente ai margini della società. Prima molto amato, fu quasi del tutto dimenticato. Venne poi catturato da sgherri in camicia nera che bussarono alla sua porta nel febbraio del ’44 e in seguito deportato ad Auschwitz, da dove non fece mai ritorno.
Numerose le iniziative promosse in suo ricordo dalla Comunità ebraica casalese. Tra le più significative la pietra d’inciampo posta quest’oggi in sua memoria al campo sportivo Natale Palli, lo stadio di Casale.
La cerimonia si è svolta alla presenza di una delegazione del club, del sindaco Federico Riboldi, di don Gian Paolo Cassano anche in qualità di vice preside dell’Istituto professionale per i servizi commerciali “Raffaele Jaffe” e di una delegazione della Comunità ebraica guidata dal suo presidente Elio Carmi.