Memoria e responsabilità

Durante la Giornata della Memoria a Cogoleto per votare si tende “romanamente” il braccio destro. O almeno sarebbe questa l’abitudine di tre consiglieri comunali del centrodestra, come denunciato dal sindaco del comune genovese, Paolo Bruzzone. Ma se questo è il sentimento di qualche nostalgico, ai “piani alti” le cose vanno un po’ diversamente. I principali esponenti dei partiti della destra “sovranista” hanno ricordato anche quest’anno la Shoah e fatto menzione del Giorno della Memoria sulle proprie pagine social. Un gesto senz’altro meritorio. Forse sarà però un po’ troppo puntiglioso notare che da quelle parti si ricordano senza problemi le vittime e la loro identità, ma si fa sempre difficoltà a esplicitare chi furono i carnefici e a quale ideologia appartenessero. Insomma sembra per chi legge che la Shoah sia avvenuta ma chi l’abbia concretizzata e in quale contesto non è ben chiaro perché è del tutto omesso. L’attenzione invece è spesso spostata più comodamente sul presente, ovvero sull’antisemitismo di matrice islamista o su quello proveniente da sinistra. Certo fenomeni gravi che si ricollegano sovente allo stesso odio anti-ebraico, ma che in questo caso sembrano essere utilizzati più che altro a scopo strumentale e politico.
Dunque talvolta la memoria della Shoah viene “universalizzata” per porla a paragone o riferimento con altre tragedie e genocidi che sarebbero ad essa “equivalenti”, altre volte invece la memoria viene “mutilata” serbando solo una parte della storia ed eliminando ciò che risulta imbarazzante. Secondo quest’ultima versione, il gesto dei tre consiglieri di Cogoleto si può interpretare come assolutamente “innocente” perché fascismo e Shoah non avrebbero nessun nesso.

Francesco Moises Bassano