Lo sforzo di essere attenti

Zakhor et asher ‘asà lekhà ‘Amaleq…Lo tishkach – Ricorda ciò che ti fece ‘Amaleq…Non dimenticarlo”(Devarìm 25; 17)
Nel Talmud (Meghillà 18 a) troviamo insegnato dai chakhamim che per ricordare e non dimenticare ciò che è accaduto c’è bisogno di un segno indelebile.
Il motivo per cui la Torà esprime questi due imperativi è quello della conseguenza: “Se non ti ricordi – attraverso il racconto – lo dimenticherai sicuramente!”. Continuano i chakhamim: “Qual è il segno e il modo di ricordare? La bocca, quindi il racconto”.
In un mondo dove tutto scorre senza attenzione, dobbiamo invece sforzarci di essere attenti a ciò che riguarda direttamente la nostra vita e quella del nostro futuro.
Amaleq non è il nemico qualsiasi, bensì colui che aspetta l’occasione propizia per attaccare chi si trova in condizione di inferiorità o debolezza.
Questa non è una caratteristica che appartiene soltanto al passato ma anche al presente e soprattutto al futuro, al nostro futuro.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna

(19 febbraio 2021)