Dalla pandemia ai rapporti diplomatici,
il dialogo tra Israele e Stati Uniti

Non si sarebbe parlato di Iran, vero nodo diplomatico che divide Israele e Stati Uniti, nell’ultima conversazione tra il Segretario di Stato Usa Anthony Blinken e il ministro degli Esteri israeliano Gabi Ashkenazi. Nella terza telefonata tra i due, riportano i rispettivi uffici, si è parlato invece della questione palestinese, della Corte penale internazionale, della lotta alla pandemia e del coordinamento tra israeliani e palestinesi in tema di distribuzione dei vaccini. “Abbiamo avuto un’importante discussione sui modi per affrontare le sfide regionali. Sono fiducioso come sempre che la nostra alleanza sia la pietra angolare della sicurezza e della stabilità regionale. – ha dichiarato Ashkenazi – Ho ringraziato Blinken per la forte opposizione degli Stati Uniti ad azioni unilaterali contro Israele nell’arena multilaterale”. Nello specifico, la decisione della Corte penale internazionale di dare il via libera – sostenendo di avere giurisdizione su Gaza, Cisgiordania, e Gerusalemme Est – a un’inchiesta contro Israele per presunti crimini compiuti nei territori palestinesi. Washington ha subito respinto il provvedimento del tribunale dell’Aia e al momento si attende la decisione del nuovo procuratore della Cpi Karim Khan in merito.
In tema dei rapporti con i palestinesi, Blink, si legge in una nota, “ha sottolineato la convinzione dell’amministrazione Biden che la soluzione dei due stati sia il modo migliore per assicurare il futuro di Israele come stato ebraico e democratico, che vive in pace accanto a uno stato palestinese vitale e democratico”.