L’abito dei Kohanim

C’è un forte nesso fra la parashà di tetzawé che leggeremo questo Shabbat e la festa di Purim che stiamo celebrando.
Nella nostra parashà viene trattato degli abiti che i Kohanim dovevano indossare ed in modo specifico si parla di quello del Kohen gadol, che doveva essere composto da otto capi, particolarmente ricco e bello in modo da attribuirgli “onore e gloria” (Shemòt 28;2).
La Meghillat Ester si apre con la narrazione di un grande banchetto dato da Achashverosh in cui parteciparono moltissimi suoi sudditi, fra cui, secondo il midrash, molti esponenti della Comunità ebraica di Shushan.
Nel midrash si narra che per quella occasione Achashverosh indossò proprio gli abiti del Kohen gadol che Nabucodonosor, distruggendo il Bet ha Miqdash, aveva derubato e portato con sé come bottino di guerra.
Questo gesto del re provocò l’ira divina che fece perdere a lui autorevolezza fra i sudditi, provocando così l’evento che tutti conosciamo e che diede origine alla festa di Purim.
Ogni cosa viene fatta ad hoc: se il Kohen gadol nell’indossare quegli abiti acquistava onore e gloria, Achashverosh che volle indossarli ad ogni costo perse l’onore e la gloria.

Rav Alberto Sermoneta, rabbino capo di Bologna