Il film su Edgardo Mortara
Spielberg resta in campo,
Bellocchio corre da solo
Steven Spielberg farà il film su Edgardo Mortara, il bambino ebreo che papa Pio IX sottrasse con la forza ai suoi genitori al crepuscolo dello Stato pontificio. Il lavoro preparatorio prosegue a marce spedite e con crescente intensità si sta puntando la meta. L’idea è di realizzare qualcosa di memorabile.
L’annuncio, a quanto apprende la redazione di Pagine Ebraiche, dovrebbe arrivare nella giornata di mercoledì, una volta esaurita l’onda mediatica relativa alla cerimonia dei Golden Globes. Sarà anche l’occasione per fare chiarezza sulle molte voci e indiscrezioni trapelate in queste settimane.
Spielberg non avrebbe infatti gradito alcune ricostruzioni apparse sulla stampa italiana e internazionale in cui si accredita la tesi che il grande regista più volte premio Oscar avrebbe abbandonato il progetto preferendo dedicarsi ad altro. Una tesi che ha fatto infuriare alcuni tra i suoi più stretti collaboratori, propensi a credere che sia stata diffusa ad arte nel tentativo di sgombrare il campo al collega italiano Marco Bellocchio, che prossimamente dovrebbe iniziare le riprese di un suo film su Mortara, prodotto dalla Rai, che ha come titolo temporaneo “La conversione”.
Secondo Paolo Del Brocco, amministratore delegato di Rai Cinema, “il punto di vista di Bellocchio su una narrazione storica così complessa sarà quello di un artista con un approccio agnostico”.
A Spielberg non manca certo la creatività. Per ricostruire fedelmente il contesto ha scelto di affidarsi al massimo esperto al mondo su questa vicenda: il Premio Pulitzer David Kertzer, autore della pluripremiata biografia Prigioniero del papa re (Bur Rizzoli).
Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked
(Nell’immagine il quadro “Il rapimento di Edgardo Mortara”, realizzato nel 1862 da Moritz Oppenheim)
(1 marzo 2021)