Dopo il virus, quale società

La pandemia ha modificato in modo significativo la nostra società. Dalla salute al lavoro, dalla religione alla cultura, ogni ambito delle nostre vite è rimasto segnato dall’emergenza. E il grande interrogativo aperto è quale futuro ci aspetta dopo il covid. Un interrogativo alla base del convegno internazionale “Insieme per una società libera dalla pandemia”, organizzato per il prossimo 10 marzo da Rotary per Milano Covidfree, con esperti provenienti da tutto il mondo e nei campi più diversi. Perché l’obiettivo è la “creazione di sinergie solidali, scientifiche e umanistiche, sociali e civili, tecnologiche ed economiche, per un fronte comune globale di risorse pluridisciplinari, multiculturali e multireligiose, nella crisi della pandemia e per una corretta informazione”. Tra le molte voci presenti nell’articolato programma, da Israele il vicerettore della facoltà di Scienze per la Salute dell’Università Ben-Gurion Nadav Davidovitch; e la docente di Farmacologia e Immunofarmacologia dell’Università Ebraica di Gerusalemme Francesca Levi-Schaffer. Tre sessioni del convegno che inizierà alle 17 (qui il programma) con i saluti, tra gli altri, del vicesindaco di Milano Anna Scavuzzo. Otto poi i gruppi di studio che si confronteranno, in modo interdisciplinare, sugli aspetti scientifici, etici, giuridici, sociali ed economici connessi con le criticità indotte dalla pandemia, specie nei soggetti più deboli e fragili. Tra i relatori, il vicepresidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane Giorgio Mortara, la presidente dell’Ame Rosanna Supino, il professor Giorgio Lambertenghi Deliliers, membro del Consiglio Direttivo dell’Ambrosianeum.