Scegliere il Bene
Oggi si celebra la giornata internazionale della donna. Ma solo due giorni fa, il 6 marzo, si è celebrata la giornata europea dei giusti contro i crimini e i totalitarismi, che onora i giusti dell’umanità. Questa vicinanza tra le due ricorrenze, naturalmente tanto diverse sia per natura che per origine, ci porta ad interrogarci sulle Giuste, le donne che sono state insignite di questo riconoscimento. Sappiamo che fra i Giusti delle Nazioni, i non ebrei che hanno salvato ebrei durante la Shoah riconosciuti da Yad Vashem, circa una metà sono donne. Lo stesso si può dire dei giusti riconosciuti da Gariwo e celebrati appunto il 6 marzo. Donne e uomini, dunque, che si sono prodigati, a rischio della loro vita, a salvare vite in pericolo. Nominiamone alcune: le tante tantissime suore che nei conventi hanno dato rifugio agli ebrei perseguitati; quelle suore che, nel convento di clausura di Tor de’ Specchi, a Roma, preparavano la minestra per le donne ebree che ospitavano senza aggiungerci il lardo, per rispetto. Irene Sandler, nel ghetto di Varsavia; la vicina hutu, Jacqueline Mukansonera che durante il genocidio in Ruanda ha salvato Yolande Mukagasana nascondendola sotto un lavello per giorni; Hevrin Khalaf, Lina Ben Mhenni e Nasrin Sotoudeh, tre donne musulmane in lotta contro il fondamentalismo. E tantissime altre.. e poi tutte quelle non ancora riconosciute o che mai lo saranno, perché il riconoscimento è solo l’apice di un mondo sommerso spesso privo perfino di nome. Le donne, che danno la vita nella nascita, hanno per questo salvato vite umane più degli uomini? Non credo, ci sono, come fra gli uomini, tante donne ingiuste, delatrici o complici dei totalitarismi. Forse, all’inizio è stato solo più difficile farle emergere alla superficie, a parte i casi clamorosi, quelli che riguardavano donne conosciute. È stato anche difficile distinguere la cura, tradizionalmente campo delle donne, dall’assunzione di responsabilità e dalla scelta coraggiosa di salvare. Perché anche per le donne, come per gli uomini, il Bene è sempre frutto di una scelta.
Anna Foa, storica