Verso un’ulteriore stretta

Un nuovo vertice, in programma nelle prossime ore, dovrebbe portare all’inasprimento delle misure anti-Covid. Tra le misure allo studio la possibilità che tutta l’Italia finisca in zona rossa. In parallelo l’obiettivo è quello di dare una scossa alla campagna di vaccinazione. “Spinta per vaccinare tutti”, titola in prima pagina il Corriere. “Un lockdown per ripartire”, sottolinea Repubblica. 
I ritardi italiani ed europei continuano ad essere oggetto di analisi. Angelo Panebianco, sulla prima del Corriere, propone questa lettura: “La ragione principale per cui Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele hanno lasciato indietro l’Europa continentale, e il distacco non appare al momento colmabile, ha a che fare con una differenza culturale la quale, a sua volta, tracima in ambito politico, amministrativo e giudiziario. Stati Uniti, Gran Bretagna e Israele sono Paesi ‘pragmatici’, per i quali ciò che conta più di qualunque altra cosa è il risultato finale”. 
Le scelte di Israele sono in evidenza anche sulle pagine economiche del quotidiano, con un focus sulla nota questione dei “dati in cambio dei vaccini” e sull’uso intelligente dei social, da parte dei giovani, per procacciarsi le dosi avanzate. 

Otto marzo, festa della donna. Tra le grandi figure femminili del nostro tempo La Stampa inserisce la Testimone della Shoah e senatrice a vita Liliana Segre: “Inossidabile all’offensiva negazionista che da quarant’anni piccona la memoria dell’Olocausto, sorride e ricorda”.

Si avvia alla conclusione il viaggio in Iraq del papa. Fiamma Nirenstein, sul Giornale, ne trae delle conclusioni positive ma esprime allo stesso tempo rammarico per la scelta del governo di Baghdad di ignorare gli ebrei iracheni e la loro storia “contro le speranze del Vaticano stesso”. 

Passa di misura, in Svizzera, il referendum che mette al bando il burqa. Il divieto, spiega La Stampa, “prevede che nessuno possa coprirsi il viso completamente in pubblico, sia nei negozi che all’aperto”.

Italia e Francia: populisti al bivio. Per Marc Lazar, che firma un’analisi su questo tema su Repubblica, tre “enormi cambiamenti” avrebbero messo queste forze davanti a problemi rilevanti: la sconfitta di Trump negli Stati Uniti, l’epidemia da Covid, i fondi cospicui erogati dall’Unione Europea.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(8 marzo 2021)