Roma ebraica, una storia dagli archivi
Norme, processi, memoriali: l’archivio storico della Comunità ebraica di Roma è una miniera di informazioni sulla vita degli ebrei nella Capitale tra Cinque e Settecento. Anni non semplici, spesso drammatici, inevitabilmente segnati dall’esperienza del Ghetto.
Un mondo in cui si è immersa Lucrezia Signorello, giovane studiosa vincitrice nel 2017 di una borsa di ricerca assegnata dalla Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia. In collaborazione con la Comunità romana e con il suo archivio, ne è scaturita una pubblicazione in cui a parlare sono le carte. “Sub anulo piscatoris: un registro e una comunità ebraica nella Roma dei papi (Secoli XVI-XVIII)”, recentemente stampato dall’editore Angelo Pontecorboli, offre una panoramica ampia sulle disposizioni che regolavano la vita della Comunità nei secoli passati e sul fragile equilibrio con la Chiesa e la popolazione cristiana.
L’interessante studio, non riservato ai soli addetti ai lavori, sarà presentato quest’oggi, alle 18, nel corso di un evento online. Ad intervenire in apertura saranno Dario Disegni, presidente della Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia, e la presidente della Comunità ebraica di Roma Ruth Dureghello. Moderati da Giorgio Segré, componente di Giunta della Fondazione, interverranno poi Claudio Procaccia, direttore del Dipartimento Beni e Attività Culturali della Comunità di Roma; Germano Maifreda, professore ordinario di Storia economica dell’Università degli Studi di Milano; rav Amedeo Spagnoletto, direttore del Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah.
All’incontro sarà presente l’autrice.
(9 marzo 2021)