Segnalibro – Opporsi alla conversione
Anno 1694. Pacifica Di Castro è una giovane donna ebrea che vive nel Ghetto nella Roma di papa Innocenzo XII (Antonio Pignatelli). Una donna semplice, che però lotta con tutta se stessa quando suo marito, convertitosi al cattolicesimo, tenta con tutti i mezzi di costringerla ad abiurare e ad abbracciare la nuova religione, assieme ai quattro figli.
Inizia così l’incubo che la trascinerà in una serie di atti violenti, che conducono la donna nella Pia Casa dei Catecumeni dove l’obiettivo è di forzarla alla conversione. Dopo un primo tentativo, si susseguiranno vari altri, uniti alla violenza carnale del marito. Ma Pacifica non vacilla. Una storia, purtroppo non la sola, che ci aiuta a ricostruire uno spaccato della vita degli ebrei nel “claustro”.
La vicenda di Pacifica è raccontata con una attenta ricostruzione storica da Susanna Limentani, che ha fatto della storia della donna la sua tesi di Laurea al Diploma Universitario triennale in Studi Ebraici UCEI e che ora vede la luce, con il titolo Opporsi alla conversione, in un volume destinato al pubblico.
“Ero nell’archivio della Comunità ebraica di Roma per svolgere un’esercitazione sui fondi lì conservati, assieme alla professoressa Micol Ferrara”, racconta Limentani. “Mi sono trovata questo documento in mano e ho iniziato a leggerlo. Nonostante lo stile complicato mi sono sentita rapita da questo foglio di carta invecchiato e ingiallito in cui si parlava della storia di Pacifica Di Castro”.
Susanna sente di aver trovato qualche cosa di importante, qualche cosa che deve essere narrato. “Non sono io che ho trovato lei, è lei che ha trovato me” sottolinea spiegando come, da quell’iniziale ritrovamento, abbia sentito il forte impulso di restituire dignità a Pacifica. Le fonti storiche rinvenute non consentono di tracciare l’evoluzione della storia, ma la ricerca è ancora in corso.
La professoressa Ferrara, che ha seguito Limentani nella sua tesi di laurea e ha scritto l’introduzione al libro, spiega che “lo studio non riguarda esclusivamente ciò che accadeva nel ghetto, ma si concentra sulle relazioni tra dentro e fuori il claustro fino a soffermarsi sul rapporto con la Pia Casa dei Catecumeni e gli spazi di conversione. Per portare l’attenzione sulla figura dei neofiti, quelle ‘identità in bilico’ esterne al ‘gruppo di origine’ ma non propriamente integrate nella nuova comunità di riferimento, quella cattolica appunto”.
Susanna Limentani è sposata e mamma di Vittoria e Ginevra e appartiene ad una delle più antiche famiglie della Comunità ebraica di Roma, vive nel cuore dell’antico Ghetto e in comune con Pacifica ha il senso di appartenenza alla Comunità, la tenacia e la forza delle donne che non si arrendono mai.
Opporsi alla conversione arriva in libreria in questi giorni.
Lucilla Efrati
(9 marzo 2021)