L’esempio di Mattarella

La foto del Capo dello Stato Sergio Mattarella in attesa del siero anti-Covid allo Spallanzani di Roma, scattata da un membro dello staff del Quirinale, diventa una delle immagini simbolo della campagna di vaccinazione in corso. Diversi quotidiani la riportano in prima pagina.
“Cosa ci vuole dire, con quell’immagine? Forse che in questa tempesta siamo tutti sulla stessa barca”, scrive Repubblica. Per La Stampa quando il peggio sarà passato, se le cose saranno andate per il meglio, “riguarderemo quella fotografia e penseremo che uno può valere anche cinquanta milioni se a loro dimostra che davvero uno vale uno”.

Tra i Paesi più avanti nella lotta al Covid c’è senz’altro Israele. Il Corriere ne racconta il graduale ritorno alla normalità, con lo sguardo rivolto alle prossime elezioni e alla festa di Pesach, anche per effetto di un efficace impegno di somministrazione del vaccino: “Domenica i ristoranti hanno registrato migliaia di prenotazioni: chi vuole mangiare all’interno deve dimostrare con un certificato di avere ricevuto la seconda dose da almeno una settimana o di essere guarito dal Covid (vale anche per palestre e cinema o teatri)”.

Ampia intervista del Corriere a Ugo Foà, che in un libro di recente uscita ricorda la sua gioventù segnata dalle leggi razziste. Foà, che è nato a Napoli nel 1928 ed è ancora un testimone attivo, racconta: “Eravamo cinque fratelli e mamma ci chiamò in cucina, papà lavorava da tempo in Africa. Spiegò tutto. Niente ginnasio per me, niente liceo per i più grandi. Scoppiai a piangere a dirotto, mi sentivo umiliato. Dall’estate ero impaziente di dimenticare il grembiule nero delle elementari, i miei voti alti avrebbero esentato i miei genitori dalle tasse scolastiche. Invece niente”.

In un intervento su Repubblica, l’intellettuale Adam Michnik racconta la crisi della democrazia nella sua Polonia: “Lo Stato di diritto – denuncia – si sta trasformando nel dominio di una cricca e di un solo partito. Il Tribunale costituzionale, la Procura, la polizia e i servizi segreti sono stati tutti messi al servizio del partito al potere che ironicamente si è dato il nome di Legge e Giustizia”. Sotto attacco anche i giornalisti e il pluralismo dell’informazione. Una situazione che, avverte Michnik, apre la strada “a un assalto totale ai valori stessi su cui è stata fondata l’Unione Europea”.

Mattia Feltri, nel suo Buongiorno sulla Stampa, si sofferma sulla legge regionale veneta che prevede la sospensione dei finanziamenti a chi nega le foibe, o ne riduce la portata, o sottostima l’esodo istriano, fiumano e dalmata. La soglia, si ricorda, scatta dal riconoscimento che vi furono almeno 12mila morti.
Questo il suo pensiero a proposito della contestazione dei circa duecento studiosi che si sono rivolti a Mattarella: “Anche la legge Mancino, sebbene sia dalla parte della verità, prescrive una Verità di Stato. Non è che ce ne si possa accorgere quando cambia chi guida lo Stato, e dunque cambia la Verità”.

Prosegue a Roma la protesta di ambulanti e titolari di bancarelle. Repubblica Roma segnala l’intervento dell’ex presidente della Comunità ebraica Riccardo Pacifici, schieratosi con i contestatori.

Adam Smulevich twitter @asmulevichmoked

(10 marzo 2021)