Vaccino Janssen, via libera in Europa

L’Agenzia europea per i medicinali (Ema) ha dato l’autorizzazione all’utilizzo del vaccino monodose Janssen (di Johnson & Johnson) contro il Covid-19 a partire dai 18 anni di età. “Secondo gli accordi – riporta il Corriere – dovrebbero arrivare nell’Unione Europea 200 milioni di dosi entro la fine del 2021, a partire dal secondo trimestre con i primi 55 milioni di dosi. Grazie a queste forniture, se gli accordi sulle consegne venissero rispettati, in Europa la campagna vaccinale potrebbe decisamente accelerare”. Intanto sui quotidiani si parla anche della decisione di avviare verifiche precauzionali su alcuni lotti del vaccino di AstraZeneca. Danimarca, Islanda e Norvegia hanno sospeso l’utilizzo del vaccino (Il Post) e in Italia ci sono stati sequestri da parte dei carabinieri dei Nas delle dosi di uno specifico lotto, bloccato da Aifa in seguito ad una morte sospetta. L’EMA ritiene che “i benefici del vaccino continuano a superare i rischi e la sua somministrazione può continuare, mentre proseguono le indagini sulle trombosi”. Queste ultime sono state 30 su quasi 5 milioni di persone vaccinate con AstraZeneca. L’Aifa in queste ore ha inoltre ribadito, anche a fronte del pericoloso allarmismo di alcuni giornali, come per il momento “non è stato stabilito alcun nesso di causalità tra la somministrazione del vaccino e tali eventi”.

Niente Emirati per Netanyahu. Foglio e Giornale raccontano il perché sia saltata, per la quarta volta, la visita del Primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu negli Emirati Arabi Uniti. All’origine di questa cancellazione, uno scontro diplomatico con la Giordania. Ma i rapporti con tra Gerusalemme e i paesi del Golfo, evidenzia il Foglio, proseguono anche a distanza. In particolare, scrive il quotidiano, Israele starebbe lavorando a un programma di difesa antimissile comune e in funzione anti-Iran.

Sanità e ricerca made in Israel. L’esercito israeliano è il primo al mondo ad aver raggiunto l’immunità di gregge contro il Covid-19. L’annuncio viene dal direttore della logistica e della tecnologia delle forze armate il quale ha dichiarato che l’81 per cento dei membri dell’esercito e immunizzato o guarito dall’infezione. In Italia lo riporta Domani. A proposito d’Israele, Milano Finanza racconta la collaborazione del paese con stati europei e africani sul fronte della lotta anti-covid: dall’invio di vaccini agli accordi di cooperazione per fare ricerca su quelli di seconda generazione. Italia Oggi ritorna invece sul funzionamento del Green pass israeliano che permette di entrare in bar, ristoranti ed eventi culturali a vaccinati e guariti dal covid.

Meis. Repubblica Bologna segnala la decisione della Regione Emilia-Romagna di entrare nella Fondazione che gestisce il Museo nazionale dell’ebraismo italiano e della Shoah di Ferrara (Meis) “definendo, già a partire da quest’anno, risorse per 200mila euro. L’iniziativa è contenuta in una proposta di legge che la Giunta regionale ha approvato nei giorni scorsi”.

Odio online contro il Capo dello Stato. La procura di Roma sta indagando su undici persone, da Genova a Bari, di età compresa tra i 45 e i 61 anni, per una campagna d’odio sui social contro il Capo dello Stato Mattarella. Gli indagati, scrive Corriere, appartengono per lo più all’area neofascista e alla galassia di negazionisti e no-vax.

Roma, il voto in Comune. Slittato a oggi, riporta Repubblica Roma, il voto sulla mozione firmata dal presidente del consiglio comunale Marcello De Vito (M5S) insieme al Pd, Leu, Lega, Fratelli d’Italia per invitare la sindaca Virginia Raggi ad abbandonare “il proposito di superare le norme nazionali e rimettere a bando le concessioni di vendita su area pubblica, prorogate dal primo governo Conte fino al 2032”.

A teatro. A giugno, al Piccolo Teatro (e in streaming), regia di Claudio Beccari, l’attrice Franca Nuti interpreterà Brunhilde Pomsel nel monologo di Christopher Hampton “A German life”, che, scrive il Corriere, “testimonia non solo la banalità e la normalità, ma anche la mediocrità del Male”. Si tratta infatti di un monologo in cui a raccontarsi è la segretaria personale del gerarca nazista Joseph Goebbels. Nell’intervista al Corriere, Nuti spiega di non perdonare alla donna la sua linea di condotta: “non sapeva di quelle atrocità. Eppure sono 60 milioni i morti in guerra e 6 milioni gli ebrei nelle camere a gas. Il giudizio dipende molto dalle generazioni: Brunhilde ogni tanto sospetta la follia ma poi vince la sua natura leggera e inconsapevole, ripete che non poteva scegliere, solo subire. Ma non le importa di nulla, non vede il Male”.

Daniel Reichel