Lotta all’antisemitismo,
l’impegno dei sindaci

Stop all’antisemitismo in ogni sua manifestazione. Lotta senza sosta per far affermare in modo pieno i valori dell’incontro, del dialogo, dell’inclusività.
È il messaggio comune che caratterizzerà un summit online con l’intervento di molti sindaci d’Europa e del mondo, convocati a questo scopo, martedì 16 marzo, dall’amministrazione comunale di Francoforte sul Meno con la collaborazione del Combat Anti-Semitism Movement.
Tra i molti speaker annunciati all’evento, che sarà fruibile anche in streaming, i sindaci di città come Pittsburgh, Atene, Bruxelles, Tirana, Bologna, Newark e Poway. A loro si uniranno la vicepresidente della Commissione europea Vera Jourova e il direttore dell’agenzia europea per i diritti fondamentali Michael O’Flaherty.
“Oggi più che mai è importante sviluppare la capacità di lavorare in rete con tutte le istituzioni competenti. Ciascuno con il suo ruolo e la sua missione. Poiché nessuno può affrontare questa sfida da solo, dobbiamo garantire un approccio coerente a tutte le attività: educative, normative e culturali” sottolinea la Presidente UCEI Noemi Di Segni, che parteciperà all’evento.
L’iniziativa sarà quindi segnata dal tentativo di comprendere la portata di una minaccia che, con il passare degli anni, si è fatta sempre più sfaccettata. E al tempo stesso di condividere e implementare efficaci pratiche di contrasto.
“L’antisemitismo – ricorda Uwe Becker, primo cittadino di Francoforte – non è una minaccia astratta. Dobbiamo affrontarlo là dove si manifesta. In qualità di sindaci e rappresentanti municipali, abbiamo il dovere di proteggere le nostre comunità e garantire la continuità della vita ebraica nelle nostre città”.
Sottolinea William Peduto, sindaco di Pittsburgh, dove nel 2018 ci fu un terribile attentato contro la sinagoga conservative Tree of Life: “La mia città ha assistito al- le spaventose conseguenze dell’odio antisemita”. Secondo Peduto “il modo migliore in cui possiamo onorare la memoria di chi ha perso la vita allora è assicurarci di comprendere come affrontare e sconfiggere coloro che cercano di intimidire e ostacolare la continuità della vita ebraica nelle nostre città”.
Dichiara Kostas Bakoyannis, sindaco di Atene: “In troppe città di tutto il mondo cimiteri vandalizzati, graffiti offensivi e attacchi ai luoghi di culto ebraici sono diventati fin troppo comuni. Poiché le forme contemporanee di antisemitismo provengono da tutto lo spettro ideologico, non esiste una risposta unica a questo problema. Per questo motivo è fondamentale che ci si unisca per collaborare e adottare le migliori pratiche”.
Una speranza condivisa da John Mann, coordinatore inglese contro l’antisemitismo: “Durante i decenni di impegno che ho dedicato alla lotta contro l’odio antiebraico, ho spesso ricordato che la malattia dell’antisemitismo non è solo un problema per le comunità ebraiche, ma una forza distruttiva per l’intera società. E proprio come una malattia, non può essere trattata solo a livello superficiale”.