“Beni culturali ebraici italiani,
un anno ricco di impegni”
Dalla catalogazione del patrimonio culturale a quello bibliografico e librario, dai restauri in corso all’antico cimitero della Gorizia ebraica a quelli avviati nella sinagoga di Firenze, dallo sviluppo di un sito sul turismo culturale ebraico alla realizzazione con l’UCEI di una app dedicata ai luoghi dell’ebraismo italiano. Senza dimenticare la pubblicazione di ricerche sostenute da appositi bandi, l’avvio di nuovi studi relativi al cimitero di Trieste e al patrimonio culturale ebraico abruzzese, un’intensa attività di comunicazione e la realizzazione di video tematici.
I molti fronti su cui la Fondazione Beni Culturali Ebraici in Italia sta operando sono stati al centro di una riunione di Consiglio svoltasi nelle scorse ore. Un’occasione per fare il bilancio dell’anno appena trascorso e programmare il futuro. “Tutti i progetti di ampio respiro e di durata pluriennale in corso sono avanzati secondo il cronoprogramma previsto” l’osservazione con cui Dario Disegni, presidente della Fondazione, ha aperto il proprio intervento. “La Fondazione – ha poi aggiunto – è attenta e proattiva nel promuovere con crescente impegno e professionalità tutti gli indispensabili interventi a essa affidati per la conservazione e la valorizzazione dello straordinario patrimonio culturale ebraico italiano”.
Molte le sfide anche per il 2021. Occhi puntati in particolare sul cimitero isontino, oggi in territorio sloveno, anche in ragione del recente conferimento del titolo di Capitale Europea della Cultura 2025 alla candidatura congiunta presentata dalle amministrazioni di Nova Gorica e Gorizia. Un impegno che ha nel progetto sviluppato dalla Fondazione, volto a valorizzare l’antica e gloriosa presenza ebraica in città, uno dei propri punti qualificanti. Il progetto prevede tra i vari punti la realizzazione di uno spazio espositivo e informativo riguardante la storia del cimitero ebraico, della sua Comunità e dei personaggi di fama seppelliti all’interno. A spiccare tra questi, ricordati oggi da Disegni, i nomi “del rabbino Isacco Samuele Reggio, della giornalista e patriota Carolina Luzzatto, del filosofo Carlo Michelstaedter e del primo rettore dell’Università di Trieste Giulio Morpurgo”. Sul fronte della ricerca archivistica si punterà invece alla raccolta delle fonti indirette “che abbiano attinenza con la storia del sito, dalla sua istituzione fino ai giorni nostri”. Uno sforzo intenso in vista di un traguardo, quello del 2025, “che consentirà di richiamare l’attenzione di un vasto pubblico da tutta Europa e dal mondo”, favorendo con l’occasione anche “importanti progetti di turismo culturale nei beni ebraici di quei territori”.
(16 marzo 2021)